Nella necessità di interrompere il silenzio sceso sull'installazione della famigerata antenna per telefonia cellulare in contrada Atriena, pubblichiamo la risposta di Andrea Lannutti, sindaco di Gessopalena, a due nostre interrogazioni.

Questo è quanto il
Sindaco ha riferito sulla questione. Finalmente i tanti cittadini, i
comitati ed i loro Avvocati sono informati delle intenzioni
dell'Amministrazione comunale, la quale ha sempre rifiutato di dare
legittime spiegazioni ai richiedenti, nonostante le innumerevoli
richieste di incontri mai avvenuti.
Ci preme aggiungere che
la confusione è tanta, forse troppa, ed a questo punto c'è
necessità di chiarire qualche punto su quanto il Lannutti afferma.
- E' vero che il comune di Gessopalena non si è costituito davanti al TAR, ma è stata depositata una nota firmata dal responsabile U.T.C e dal Segretario comunale, per cui potrebbe, anzi dovrebbe, costituirsi davanti al C.S. ed accelerare i tempi di giudizio;
- il T.A.R. non ha assolutamente annullato il Regolamento comunale sulle installazioni delle antenne, ha posto solo dubbi di legalità sull'inciso PERCETTIVI dell'art.4;
- sull'onorario dell'Avv. Ferrara Rosella, il Sindaco si sbaglia di grosso in quanto sia la Determinazione dell'area affari generali n° 10 del 25/03/2015 che individua nel bilancio le competenze economiche per la professionista: € 3.800,00 int.1010203 (ex cap.1058) gestione residui 2014 (sic!) ; € 7.100,41 int. 1010203 (ex cap.1058) bilancio 2015, quindi il totale è di 10.900,41 €. Il contratto stipulato tra le parti parla di 15.650,53 di preventivo ed abbattuto del 30% diventa 7.508,20 € oltre spese generali, CPA ed IVA....quindi 10.900,41 . Onestamente cifra esorbitane per una costituzione innanzi al T.A.R..
- stendiamo un velo pietoso sull'idea di sanatoria ed emendamenti;
- chiarito che il Regolamento comunale non è stato annullato, ma anche se lo fosse, sono in vigore Leggi nazionali e regionali che devono essere rispettate. Consiglio la lettura della L.R. n°45 del 13 dicembre 2004, in particolare la delocalizzazione degli impianti di telefonia mobile prevista anche dal nostro Regolamento. L'individuazione di un'area tecnologica comunale raggrupperebbe le antenne esistenti e quelle future, viste le richieste che già ci sono, in un unica area e le risorse economiche darebbero linfa vitale alle disastrate casse comunali.



Se le leggi ci sono e il regolamento pure non capisco perché tutto è fermo e tutto tace. E chi dice che le assemblee non servono si sbaglia di grosso, non sono pochi quelli che le fanno. Guardatevi intorno.
RispondiEliminaIncredibile....l'attuale amministrazione faceva pare del comitato anti antenna ed adesso che fa? Invece di risolvere la situazione e sbaragliare l'abusivismo perpetrato intende spianare la strada ad Ericsson e co. Bravissimi dimostrate, ancora una volta, di essere molto coerenti.
RispondiEliminaE la contrada che dice? Tutto ok?
RispondiEliminaAll'inizio,quando hanno dato la colpa al "fascista",tutti rivoluzionari...poi,una volta conosciuta la verità tutti buonisti e oggi tutti zitti e nascosti...ecco perché questo paese ha fatto la fine che ha fatto...
RispondiEliminaPolitica attendista che non ha prodotto e non produrrà mai nulla di buono.
RispondiEliminaAi posteri l'ardua sentenza.
Ma lasciate stare, chi ve lo fa fare? Le stesse persone che l'antenna ce l'hanno sotto il naso hanno fatto una scelta politica e cioè l'antenna sta bene dove sta.
RispondiEliminaSe tutti fanno finta di niente è meglio?
EliminaVeramente la gente aveva fatto la scelta politica proprio perchè i soggetti dell'attuale amministrazione si erano impegnati a far rimuovere quello scempio, poi se sti quattro soggetti si sono rivelati peggio di quelli di prima.....e che cazz ci vu fà?
EliminaBisogna dare tempo ma se di fronte a certi casi, che dovrebbero essere affrontati subito e con coraggio, tutto è fermo e tutto tace, già si cominciano a capire tante cose.
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