lunedì 7 marzo 2016

LA VIABILITA' GESSANA

Gennaro Finamore, su “Delle condizioni economiche-agricole di Gessopalena”, edito nel 1872 alla popolazione di Gessopalena che fu indotta a riversarsi nelle campagne, osservava, come i boschi di querce fossero stati distrutti dalla fame di terreni da coltivare e così scriveva : “ Fu bello il gioco ma durò poco (…) Tolti adunque i boschi ed adottate colture intensive, la terra vergine e vigorosa rispose con effetti di fecondità straordinaria. Ma non guarì appresso, i disboscamenti come erano da attendersi cagionarono le frane; la coltura intensiva, senza adatti studi e compensi, produsse l'insterilimento: in guisa che molti fondi furono venduti per l'equivalente del tributo fondiario”.

Il dissesto idrogeologico è l’insieme di quei processi morfologici dall’azione altamente distruttiva sul territorio, poiché avvengono in tempi notevolmente rapidi. Si tratta di frane ed erosioni , il più delle volte causati dall’azione stessa dell’uomo, che ne è anche vittima, ed il Finamore lo testimonia.

L'abusivismo edilizio, il disboscamento indiscriminato, la cementificazione selvaggia, discariche abusive di materiali di scavo ed edili, l'agricoltura intensiva e molte altre attività nocive all’ambiente, come la mancata manutenzione dei fossi di scolo e delle sorgenti, la regimentazione delle acque chiare e scure ecc. ecc., i cui effetti non possono non essere devastanti sul suolo, sulle opere e sull’uomo stesso.

Già, sull'uomo e sulle opere stesse ! Gessopalena è piena di questi disastri e soprattutto sulle strade provinciali e comunali. La strada che da San Rocco portava a Pincianesi è interrotta da anni per frana, provocata da una fogna rotta sotto il piano di calpestio del campo di calcio ed anch'esso non è più praticabile, tanto che il nostro paese non ha più una squadra di calcio.

La condizione della strada provinciale 107 è sotto gli occhi di tutti e siamo in trepida attesa di una sistemazione tanto pubblicizzata, ma non ancora iniziata (vedi articolo precedente).

La strada comunale della Pila resa impraticabile dagli interventi con mezzi pesanti da Terna, per il ripristino della rete elettrica a seguito delle nevicate della primavera 2015.

In questi giorni c'è una “new entry”... la strada detta “della Vedova”, che collega contrada Giardino alla strada per Roccascalegna, intersecandola poco prima del ponte sul Rio Secco. Il fondo stradale ha dovuto supportare il transito di mezzi pesantissimi di una Ditta che sta consolidando il tracciato del metanodotto, riducendola nelle condizioni testimoniate dalle foto.



Da notizie assunte in maniera ufficiosa, il comune di Roccascalegna ha negato il transito a questi mezzi sul suo territorio, che risultava più comodo e vicino alla fondovalle Sangro, apponendo sul tracciato viario segnali verticali di divieto di transito a mezzi pesanti, come da foto, ed inesistenti sul nostro versante.

La situazione generale è gravissima, sono stati riportati solo alcuni esempi. Avremmo potuto parlare anche di altre strade comunali lasciate completamente all'abbandono e ci chiediamo se ci saranno soluzioni per la viabilità gessana, ma soprattutto se i danni cagionati nel passato e nel presente dalle Ditte, saranno da queste riparati.

13 commenti:

  1. Sempre peggio, che Dio ci aiuti. Però voglio spezzare una lancia a favore della Giunta Lannutti per la cartellonistica stradale perché, in quasi due anni di amministrazione, è stata capace di mettere un cartello (strada senza uscita) su di un accesso privato.

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  2. ma perchè finora è stata fatta una assemblea pubblica sull'antenna? forse certa informazione non sa da fare? e perchè?

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  3. Ormai si è capito come stanno le cose. Questo è il cambiamento. Rassegnamoci.

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  4. Il cambiamento in questo paese non è solo questo. C'è ben altro. Tempo al tempo e scopriremo la vera strategia di questa amministrazione nuova (ma non tanta).

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  5. Non si vede più nessuno in giro. Nei giorni di festa che si potrebbe far vivere il paese quelli che dicono di amarlo organizzano le gite lontano....invece di fare come la rocca che sta avanti.....sempre peggio....

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  6. proprio cosi.è tutto un fuggi fuggi,chi fugge dai problemi preferendo il silenzio e chi fugge dal paese.che bello.

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  7. Non preoccupatevi, quando avranno bisogno dei nostri voti saranno presenti e pronti ad ascoltare le nostre istanze che, dopo il rito delle elezioni, resteranno lettera morta.

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  8. Grazie all'eterno silenzio il vecchio ringrazia. Complimenti ai nuovi.

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  9. Silenzio ed omertà regnano inesorabilmente.

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  10. che fine ha fatto il cambiamento in movimento?

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  11. Tempo al tempo e vedrete che si farà una assemblea pubblica seria. Ci vogliono anni, mica si può fare subito?!

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  12. Vorrei sapere se chi è contrario alle trivelle, è contrario pure alle antenne posizionate a pochi metri dalle case della gente.

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  13. Per fare la prima e unica assemblea seria occorrono esattamente cinque anni, giusto per fare il comizio della nuova elezione.

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