domenica 23 luglio 2017

LA VIABILITA'






Mario Pupillo, presidente della Provincia di Chieti, settimane fa ha dichiarato che, se non ci saranno ulteriori provvidenze economiche da parte del Governo centrale, non sarà in grado di provvedere alle spese per le utenze relative agli istituti secondari superiori del territorio dal prossimo anno scolastico né alla manutenzione straordinaria. Altrettanti provvedimenti stringenti verranno assunti in materia di viabilità. Insomma, non c'è un centesimo, quindi ognuno si arrangi come può.
Il peccato originale di tutto ciò è il ddl Delrio del 2014, la riforma delle Province, che, con il passaggio referendario del 4 dicembre 2016, proponeva anche la cancellazione delle Province dalla Costituzione. Vinsero i No, con stragrande maggioranza, contrariamente a quanto si auspicavano sia Mario Pupillo che Andrea Lannutti !
Le Province sono rimaste in un limbo, senza risorse economiche, però con la responsabilità degli edifici scolastici e delle strade.
A fronte di ciò, il 17 luglio scorso, davanti la sede della Provincia, un gruppo di Sindaci ha manifestato per lo stato di intollerabile incuria in cui versano le strade provinciali.
Frane ovunque, asfalto con crepe, rappezzi approssimativi, buche di ogni dimensione e profondità. Cunette ormai sparite, perché invase da terra e sassi, in cui prolificano erbacce, rovi e piante di ogni genere che limitano la visibilità soprattutto nelle curve.
Non c'erano Sindaci del centro-sinistra, quindi, neanche Andrea Lannutti, ed io in qualità di Amministratore, seppur di minoranza, mi sono sentito in dovere di rappresentare il mio paese.
Del IV° lotto della Strada Provinciale 107, Casoli – Gessopalena, siamo ancora in attesa dell'inizio dei lavori, se mai si faranno vista l'aria che tira, ed intanto due frane minacciano seriamente il tracciato stradale ed addirittura una di queste mette in serio pericolo delle abitazioni.
Qualche buontempone asserisce che il Sindaco di Gessopalena non può lamentarsi per la condizione delle strade provinciale, perché quelle comunali sono messe peggio !!!
ALCUNI SCORCI DELLA S.P. 107












ALCUNI SCORCI DI STRADE COMUNALI


















martedì 4 luglio 2017

LA S.A.S.I. ED IL DEPOSITO CAUZIONALE


COMUNICATO STAMPA

L'estate 2017 è appena iniziata ed ha già evidenziato, in tutta Italia, una grande difficoltà per l'approvvigionamento idrico. Da nord a sud la siccità sta provocando danni ingenti all'economia legata alle attività agricole e zootecniche, ma anche difficoltà alle famiglie per il fabbisogno quotidiano.

Tullio Bozzi, consigliere di opposizione al comune di Gessopalena, rileva che:

Il nostro territorio non è scevro da tali problematiche ed è la S.A.S.I. S.p.a. (Società Abruzzese per i Servizi Idrici Integrati), con sede a Lanciano, che gestisce acquedotti, depuratori e fognature nel territorio dell’A.T.O. n°6 Chietino. Dal 2002, tale Società, è il punto di riferimento per 92 Comuni della provincia di Chieti, pari a circa 160.000 utenti. La Società per il servizio idrico non ha responsabilità sulle cause naturali della siccità, ma sulla carenza di manutenzione alla rete di distribuzione idrica sicuramente sì, per cui l'obsolescenza delle condotte fa che molto del prezioso liquido vitale vada perso.

La carenza idrica non è l'unica responsabilità di S.A.S.I., che peraltro ciclicamente si ripete; molti utenti non dimenticano l'imposizione del tributo depurazione anche nelle località dove i depuratori erano inesistenti, ignorando la Sentenza della Corte Costituzionale 335/2008. La Società, allora presieduta da Domenico Scutti, dovette rimborsare, a fronte di richieste scritte, cinque anni di tributo non dovuto dal 2008 ed antecedenti, ma, continuò con la vessazione tributaria anche negli anni 2009 e 2010, peraltro, mai rimborsati come gli interessi di Legge.

Dal 2011 a oggi, la S.A.S.I. non ha più richiesto il tributo depurazione se il sistema è inesistente o non funzionante.

Alla guida della Società c'è stato l'avvicendamento, da maggio 2016 è cambiato il Consiglio d'Amministrazione presieduto da Gianfranco Basterebbe, ma le vessazioni continuano!

In queste settimane gli utenti hanno ricevuto le bollette per il servizio ricevuto e la sorpresa è stata più pesante del solito. Una nuova voce di competenza è apparsa, si tratta del “deposito cauzionale”, frutto della Delibera n°86/2013/R/idr. dell' A.E.E.G.S.I. (Autorità dell'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico) che regolamenta in pratica, nel caso in cui la Società del servizio idrico voglia adottarlo, la sostituzione “dell'anticipo sul consumo”.

Secondo la S.A.S.I., si legge nell'avviso agli utenti, non c'è differenza fra nuovi e vecchi contratti di fornitura. Sfugge alla Società che i titolari di contratti già in essere hanno già pagato l'anticipo sul consumo sia alla S.A.S.I. stessa che ai Comuni, i quali, in precedenza, gestivano in autonomia il servizio idrico, ed il discrimine è l'anno 2002.

Ci si augura che nel passaggio di gestione i Comuni abbiano trasferito gli “anticipi sul consumo” alla S.A.S.I..

Secondo l'articolo n°8 della Determina della A.G.E.E.S.I., ignorato dalla Società di servizio idrico, il gestore può trattenere a titolo di “deposito cauzionale”, effettuando i relativi conguagli, le somme versate dagli utenti finali prima dell’entrata in vigore del presente provvedimento, a titolo di “anticipo sui consumi” o di “garanzia”, compresi gli interessi di Legge e, qualora i conguagli debbano essere versati dall’utente finale al gestore, tali conguagli siano effettuati rateizzandoli in almeno due bollette. Ed infine mi aspetto che la S.A.S.I. riveda al più presto le competenze economiche richieste e che ne dia comunicazione agli utenti sul dare ed avere.

       F.to
Tullio Bozzi

Gessopalena 3 luglio 2017