Ci siamo...come promesso
con il Post precedente dal titolo: “ LA MAXI TARI”, vi informo su
come e cosa fare per ottenere i rimborsi relativi alla Tassa Rifiuti
erroneamente calcolata ed imposta dall'amministrazione comunale di
Gessopalena dal 2014 ad oggi.
Non vi era dubbio alcuno
sulla madornale interpretazione dei nostri amministratori locali
della legge 27 dicembre 2013, n. 147, che prevede che “Il Comune
nella commisurazione della tariffa tiene conto dei criteri
determinati con il regolamento di cui al decreto del Presidente della
Repubblica 27 aprile 1999, n. 158”.
In ordine alla
determinazione della tariffa il citato D.P.R. dispone che la stessa è
composta da una parte fissa, determinata in relazione alle
componenti essenziali del costo del servizio, e da una parte
variabile, rapportata alle quantità di rifiuti conferiti; la
tariffa inoltre è articolata nelle fasce di utenza domestica
e non domestica.
A fare ulteriore
chiarezza sulla questione il 20 novembre 2017, il Ministero
dell'Economia e delle Finanze (MEF) ha inviato ai Comuni un
chiarimento sul “modus operandi”, al quale gli Enti locali
avrebbero dovuto uniformarsi sull'imposizione TARI , come gli stessi
dovranno attenersi sul rimedio normativo (modifica degli atti, dei
regolamenti) ed la restituzione di quanto gli utenti hanno pagato in
più. Chi vorrà potrà leggere le affermazioni del MEF cliccando sul
link seguente:
La sintesi per il
rimborso è questa:
- Il contribuente può richiedere al Comune il rimborso delle somme versate e non dovute, entro il termine di 5 anni dal giorno del pagamento ovvero da quello in cui è stato definitivamente accertato il diritto alla restituzione;
- il Comune provvede ad effettuare il rimborso entro centottanta giorni dalla data di presentazione dell’istanza di rimborso. Sulle somme da rimborsare è corrisposto l’interesse pari al tasso legale maggiorato nella misura stessa di quella prevista per gli accertamenti. Gli interessi sono calcolati con maturazione giorno per giorno con decorrenza dalla data di pagamento;
- le somme da rimborsare possono, su richiesta del contribuente, avanzata nell’istanza di rimborso, essere compensate con gli importi dovuti dal contribuente al Comune stesso a titolo di TARI.
L’istanza, che non
richiede particolari formalità, deve però contenere tutti i dati
necessari a identificare il contribuente, l’importo versato e
quello di cui si chiede il rimborso ( per noi gessani la somma di cui
si chiede il rimborso non è identificabile in quanto
l'amministrazione comunale, dalla quota a mq, non ha reso noto quanto
vale la quota fissa e quanto vale la quota variabile), nonché i
dati identificativi della pertinenza ( cantina, garage, magazzino,
sottotetto, ecc. ) che è stata computata erroneamente nel calcolo
della TARI.
Al seguente Link: https://photos.google.com/photo/AF1QipPssy9dnmhIxxCqWzp9np3hpf-dOpF8W-cwalUq troverete il modulo per la richiesta di rimborso e, prima di
compilarlo e presentarlo al Protocollo comunale in doppia copia, vi
raccomando di verificare i certificati o le visure catastali delle
vostre proprietà.
Mi hanno segnalato delle difficoltà di visualizzazione del modulo, quindi provvedo alla sua pubblicazione sul Post:

Bravo Tullio, sempre attento, puntuale ed attivo alla difesa dei cittadini di Gessopalena.
RispondiEliminauna domanda:i nostri amministratori prendono le indennità?
RispondiEliminaNonostante tutto c'è chi fa finta di nulla e addirittura parla di altro...evidentemente pensa che così facendo continua a fare le belle figure...
RispondiEliminaper fare queste belle figure sono anche pagati
RispondiEliminaaddirittura si son dati anche l'aumento...
RispondiEliminaQuante belle figure...e la ciliegina sulla torta:uno dei pochi paesi,se non l'unico del circondario,dove non si fanno assemblee pubbliche.
RispondiEliminaho visto il nuovo incarico per il ricorso del papà del sindaco nei confronti del comune, e mi chiedevo come mai non avessero dato l'incarico allo stesso avvocato che ha vinto la precedente causa a favore del nostro comune...
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