Tra la fine del 2017 e
l'inizio di questo nuovo anno, i proprietari di terreni a Gessopalena
hanno ricevuto, da parte dell'Ufficio Tributi, solleciti di
pagamento I.M.U. per le aree edificabili in base a valori definiti
con Deliberazione del Consiglio comunale n° 15 del 28 maggio 2005,
secondo una valutazione fatta dal Responsabile dell'Ufficio Tecnico.
Quanto sopra con invito ad effettuare il pagamento nel termine di
giorni 60 dal ricevimento dell'avviso, in base ai seguenti valori:
I suddetti valori sono
riferiti all'anno 2005 in poi con la vigenza del nuovo Piano
Regolatore Generale ( P.R.G.), approvato con Deliberazione Consiliare
n°5 del 6 febbraio 2005.
Detto P.R.G. comprende un
macroscopico ampliamento dei terreni edificabili, circa 36 ettari, in
aggiunta a sei ettari urbanizzati sull'intero territorio comunale.
Una previsione incomprensibile ove si tenga conto dello spopolamento
del Comune già negli anni '60 e '70, della contrazione delle
nascite, nonché della quasi inutilizzazione dello Strumento
urbanistico generale per nuove costruzioni.
Per quali ragioni
l'amministrazione ha adottato le suddette Deliberazioni consiliari,
per megalomania, per pressappochismo, per incompetenza, ovvero per
reintrodurre surrettiziamente l'I.C.I. (siamo nel 2005) a macchia di
leopardo sui terreni agricoli gessani esenti da tale tributo perché
erano e sono terreni agricoli di un Comune montano?
Comunque, in primo luogo,
occorre osservare che il comune di Gessopalena con l'approvazione del
P.R.G. aveva l'obbligo di comunicare ai proprietari dei terreni
agricoli l'attribuzione della natura di aree fabbricabili, a mezzo di
servizio postale con modalità idonee a garantire l'effettiva
conoscenza da parte dei contribuenti, ai sensi dell'Art. 31, comma
20, della Legge 27 dicembre 2002, n° 289.
Non risulta che il Comune
abbia assicurato tale adempimento !
Di qui la sorpresa e la
non comprensione della maggior parte dei contribuenti nel ricevere
l'avviso a versare l'I.M.U. aree edificabili per l'anno 2012.
Inoltre, per quanto
concerne la Determinazione dei valori venali delle aree edificabili,
gli stessi risultano completamente abnormi negli importi e del tutto
carenti di coefficienti di riduzione per le limitazioni alla
edificabilità di ciascun terreno. Infatti i principi stabiliti dalla
Cassazione civile a sezioni unite (Sentenza n° 25506/2006), ribaditi
dalla Corte Costituzionale (Ordinanza n°41/2008) stabiliscono che ai
fini I.C.I. (ora I.M.U.) “Il criterio del valore venale non
comporta affatto una valutazione fissa ed astratta del bene, ma
consente di attribuire al terreno (già qualificato come edificabile
dallo Strumento urbanistico generale) il suo valore di mercato,
adeguando la valutazione alle specifiche condizioni di fatto del bene
e, quindi, anche alle più o meno rilevanti probabilità di rendere
attuali le potenzialità edificatorie dell'area”
A tal proposito i
Consiglieri di minoranza si astennero in occasione della votazione
della Deliberazione consiliare n°15 del 28 maggio 2005 ritenendo “
utile ascoltare i pareri dei cittadini e poi eventualmente
presentare, se del caso, delle interrogazioni”. Nel merito,
però, non si hanno notizie di un loro interessamento, magari
attraverso interrogazioni, ovvero proposte di modifiche dell'atto
consiliare.
Sta di fatto che il
P.R.G. del 2005, nonché i valori venali deliberati nello stesso anno
sono rimasti inapplicati dal Comune, per essere poi riesumati con gli
avvisi, ricevuti di recente dai contribuenti, relativi all'I.M.U.
aree edificabili dell'anno 2012.
Non è fuori luogo
evidenziare in proposito, a titolo di aneddoto, che qualche
Consigliere comunale di maggioranza presente e favorevole alle
Deliberazioni consiliari del 2005, avendo ricevuto un avviso
riguardante componenti della propria famiglia, si è lamentato
pubblicamente per la richiesta e l'esosità della stessa, concernente
l'I.M.U. aree edificabili (per dimenticanza del proprio operato come
Amministratore comunale ovvero perché poco attento al momento della
manifestazione del proprio voto favorevole ?).
L'attuale amministrazione
non è immune da responsabilità in proposito se è vero, come è
vero, che dal proprio insediamento non si è accorto della
problematica delle aree edificabili fino a quando una massa di
contribuenti si è presentata presso gli uffici comunali per chiedere
spiegazioni in merito alla richiesta di pagamento. Bene ha fatto,
però, questa amministrazione ad intervenire con un provvedimento di
Giunta comunale per bloccare una miriade di procedure attivate a
ridosso dell'ultimo capodanno che avrebbero comportato gravissimi
disagi per i contribuenti ma ancora più gravi danni per il Comune in
caso di instaurazione di contenziosi tributari che avrebbero visto
soccombente la Pubblica Amministrazione per le ragioni sopra esposte.
Aggiornamento valori
venali dell'I.M.U. sui terreni edificabili:
Meglio sarebbe stato far
emergere il problema molto prima al fine di coinvolgere i Consiglio
comunale nonché i cittadini interessati al fine di addivenire ad una
modifica ragionata del P.R.G., riducendo allo stretto necessario la
previsione di aree edificabili in relazione alle effettive e concrete
esigenze pubbliche e private, prevedendo altresì il recupero
dell'edificato urbano ove si consideri che ogni giorno di più si
registrano edifici inabitati ovvero cadenti. Nel merito è
sufficiente fare una bella passeggiata lungo le strade del centro
storico.
Per quanto concerne le
aree edificabili non si può non sottolineare come in certi casi
l'attuale P.R.G. prevede aree B3, zona rurale di completamento, anche
di 6.000 mq che non saranno mai urbanizzate e che per il loro valore
venale, sia pure ridimensionato a 15,00 € a mq, comporta un esborso
di I.M.U. annuale di ben 684,00 € per una valutazione assoluta di 90.000 €, pari a 150.000 € ad ettaro. Non si può negare che nel caso
specifico si tratta di una enormità, in relazione alla effettiva
potenzialità edificatoria dell'area dovuta alla incomprensibile
previsione di un completamento che non avverrà mai.
Ora, più che mai, è
necessario un coinvolgimento del Consiglio comunale e della
cittadinanza al fine risolvere la problematica in atto, prima della
scadenza del mandato dell'attuale amministrazione.



Gli sconti di fine stagione...........
RispondiEliminaDobbiamo accontentarci di alcune riflessioni fatte su Facebook che vogliono dire tutto e non vogliono dire niente. Il teatrino di chi da 4 anni resta sempre in mezzo e non si espone. Zero assemblee pubbliche solo in questo paese, quello dove probabilmente ci sono più problemi.
RispondiEliminaSi può sapere chi erano i consiglieri di maggioranza e minoranza ?
RispondiEliminaNella seduta consiliare del 28 maggio 2005
RispondiEliminaMaggioranza:
1. Innaurato Antonio Mario
2. Di Paolo Carola (Assente)
3. Mattoscio Amedeo
4. Di Falco Giovanni Francesco Moise
5. D'Amelio Vincenzo
6. Salomone Angelica
7. Turchi Alfonso
8. Troilo Peppino Antonio
9. Gentile Giovanna
Minoranza:
10. Manzi Domenico
11. Persiani Clodoveo
12. Manzi Luciano Antonio
13. De Gregorio Giuseppe Cosmo (Assente)
Assessori esterni:
Lannutti Tommaso e Salomone Stefano (Senza diritto di voto)
Sull'applicazione e rispetto dei regolamenti, norme e leggi la solita tiritera della maggioranza di governo cittadino è: ... c'è una sentenza della Corte Costituzionale che afferma il contrario ... legge abrogata ... oppure ... il Tar, non si sa bene di quale regione, ha accolto il ricorso ecc. ecc. ecc.. Le fantasie a costoro non mancano a proposito le aree edificabili, la Tari in generale e l'abbattimento percentuale previsto e non applicato alle seconde case per l'uso delle compostiere ... ecc. ecc.... !!!
RispondiEliminaOh, finalmente si farà la centrale idroelettrica sul fiume Aventino
RispondiEliminaNon sono d'accordo del fatto che la centrale si farà o, almeno, non potrà essere realizzata subito. Il progetto ripresentato ultimamente non è quello iniziale e, ad avviso di esperti, dovrà essere rifatta una gara d'appalto. Se ad aggiudicarsi la gara non sarà nuovamente la Val Gleris quest'ultima pretenderà sicuramente dei rimborsi...a quanto ammonteranno ?
RispondiEliminasinceramente, vi è piaciuta la rappresentazione di ieri...???
RispondiEliminaLa prossima volta tutti in giacca e cravatta?
RispondiEliminaParliamo di cose serie , questa storia della centrale idroelettrica , il fotovoltaico , l'antenna di pincianesi e visto che giustamente ci si tiene tanto alla storia, al teatro, alla cultura, alle tradizioni, si parli anche del forno comunale e tanto altro ancora.... forza, dopo 4 anni si può fare una assemblea pubblica, guardatevi intorno, si fanno le assemblee pubbliche ..... forza!!
RispondiEliminaproprio perché ci si tiene tanto alle tradizioni non si fanno le assemblee pubbliche
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