La crisi energetica la stiamo soffrendo a causa dei costi non sopportabili relativamente alle componenti gas ed elettricità.
A soffrirne, oltre ai cittadini per le pertinenze abitative, commerciali e produttive, ci sono anche le Amministrazioni comunali principalmente per l'energia elettrica.
L'Amministrazione comunale di Gessopalena, ad esempio, spendeva prima dell'avvento dei nuovi costi per l'elettricità, circa 90.000 € l'anno, scesa negli ultimi anni alla metà, circa 45.000 €, grazie alla ottimizzazione di cavi, tecnologie varie e cambio di gestore. La spesa attuale è cresciuta almeno del 50% ed è diventata pari a circa 75.000 €.
La produzione di energia elettrica in Italia avviene con l'utilizzo di fonti energetiche non rinnovabili, combustibili fossili, quali gas naturale, carbone e petrolio importati dall'estero, e in misura minore con fonti rinnovabili, con lo sfruttamento dell'energia geotermica, eolica, biomasse, solare ed idroelettrica.
Queste ultime due tecnologie hanno fatto apparizione a Gessopalena, ma, per scelleratezza e mancanza di lungimiranza, sono state fallimentari.
Il solare, con il campo fotovoltaico in località Calderai, nonostante il comune di Gessopalena fosse capofila, ha concesso, per pochi euro l'anno, la costruzione e lo sfruttamento per centinaia di migliaia di €uro l'anno ad una società privata. Se fosse stata realizzata in maniera pubblica con finanziamenti europei previsti ad interessi pressoché vicino lo zero, come noi di Terra Gypsi proponevamo, il Comune, in questo lasso di tempo di dodici anni di esercizio, avrebbe incassato così a spanne, circa 5.000.000 di € dalle quali, tolte le spese ed il ristoro del mutuo europeo, l'attivo sarebbe stato di oltre 1.500.000 € alla data odierna ed avrebbe avuto per il futuro ancora dodici anni di produzione ulteriori 5.000.000 di €uro e con le casse comunali floridissime.
Altra tragedia la fantomatica centrale idroelettrica sul fiume Aventino che è divenuta, con il contenzioso con la società appaltatrice Val Gleris, spero proprio di no, un tracollo economico per l'Amministrazione comunale di Gessopalena. Non vollero ascoltarci quando si proponeva, sempre in maniera pubblica, una piccola turbina anche da 300 KW/h, ma, per le manie di grandezze di alcuni, si volle esagerare in KW/h e con il privato per accontentarsi di briciole....ed in questo caso neanche quelle, come d'altronde la realizzazione della fantomatica centrale idroelettrica divenuta solo un costoso sogno.
t.b.
Tullio, hai dimenticato che dopo 20 anni probabilmente la centrale fotovoltaica tornerà di proprietà del comune ed i pochi soldi che si stanno incassando non basteranno nemmeno per lo smaltimento della stessa.
RispondiEliminaE' vero, l'ho dimenticato ! Mi fa piacere che tu e molti altri nostri compaesani ricordano cosa hanno combinato. Però devi correggerti, è vero che il silicio è produttivo fino a circa venti anni, ma la società che gestisce la centrale fotovoltaica la sfrutterà, fino all'esaurimento, per un totale di venticinque anni e poi sarà di proprietà del Comune che dovrà a sue spese smontare il tutto, portare il metallo ed i pannelli solari in apposita discarica accollandosi i notevoli costi. Quel poco che il Comune avrà incassato per tutto il periodo produttivo non sarà minimamente sufficiente per le spese di smaltimento.
EliminaLe fonti energetiche dovevano essere delle risorse per il comune ma in realtà sono diventate dei costi in quanto la tassa di concessione regionale per la centrale viene pagata dal comune mentre la spesa di smaltimento del fotovoltaico a scadenza rimarrà a carico del comune quindi a pagare saranno i cittadini
RispondiEliminaE' vero, per quanto la derivazione idrica per la centrale idroelettrica, tranne qualche rata pagata da Val Gleris, fino ad oggi le rate, prima consistenti di una ventina di migliaia di euro l'anno e successivamente di un trentina, sono state pagate dal comune e mai rimborsate da Val Gleris.
Eliminase le cose stanno così è grave.ma è possibile che neanche un consigliere di quella maggioranza abbia chiesto spiegazioni?
RispondiEliminaVoglio ricordare che nella giunta che ha gestito il fotovoltaico vi era un professionista esperto della materia
RispondiEliminaTenuto conto del costo della bolletta elettrica bisognerebbe valutare la possibilita'di recuperare la centrale in quanto la convenzione stipulata risulta viziata in quanto non approvata a suo tempo dal consiglio comunale
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