sabato 24 dicembre 2016

DIALETTICA POLITICA E DIRITTO DI CRITICA

In data 17 dicembre 2012 i consiglieri comunali di minoranza Bozzi Tullio, Caniglia Carmine, D'Orazio Lucio e Larcinese Domenico resero pubblico un documento (gli interessati possono prenderne visione seguendo il Link: http://minoranzagesso.blogspot.it/2012/12/la-guerra-dei-megahertz.html) con il quale esprimevano critiche politiche nei confronti dell'amministrazione comunale allora presieduta dal sindaco pro-tempore Antonio Mario Innaurato.
Il predetto, ritenendo che il documento summenzionato recasse offesa alla propria reputazione, propose formale querela presso il Tribunale di Lanciano in data 14 marzo 2013.
Il Pubblico Ministero, a conclusione della sua istruttoria, propose l'archiviazione della querela non ravvisando violazioni di norme penali da parte dei querelati, in quanto l'atto in discussione costituiva una mera critica politica riconosciuta anche costituzionalmente ai consiglieri comunali.
Avverso tale proposta il sig. Innaurato si oppose alla richiesta di archiviazione adducendo motivi aggiuntivi alla propria querela. Pertanto il Giudice delle Indagini Preliminari trasmise gli atti al Tribunale di Lanciano per la decisione.
A conclusione del procedimento il Tribunale di Lanciano ha emesso la sentenza n° 519/16 del 29 luglio 2016 di assoluzione dei predetti quattro consiglieri di opposizione dal reato di diffamazione in concorso fra loro perché il fatto non sussiste, ritenendo che l'atto in contestazione fosse una mera critica politica e scevra di frasi “ingiuriose, nei confronti di nessun soggetto politico attivo della maggioranza”. Infatti “ le frasi riportate nel documento allegato alla denuncia non possono essere etichettate come offensive ed ingiuriose. Nello scenario della dialettica politica, purché non si travalichi con frasi che colpiscono la persona in quanto tale e non per il ruolo che riveste, il diritto di critica sull'operato dell'esecutivo di una città, da parte dell'opposizione, sussiste e scrimina la presenza di eventuali frasi che, per puro spirito competitivo, possono essere qualificate come offensive. Nel caso in esame, fermo restando il diritto di critica in ambito politico, non sussistono le asserite frasi ingiuriose nei confronti dell' Innaurato".
Questa sentenza afferma la completa correttezza morale e professionale dei querelati. Infatti se è vero che gli amministratori di maggioranza hanno il diritto-dovere di gestire la cosa pubblica, è altrettanto vero che gli amministratori di opposizione hanno il diritto-dovere di controllare e di evidenziare eventuali comportamenti censurabili della maggioranza, affinché l'attività politica e gestionale del comune sia sempre improntata nel rispetto dei principi di correttezza, trasparenza, legittimità e legalità. Pertanto non è possibile mettere il bavaglio ai consiglieri di opposizione, nella presunzione che la loro attività di controllo politico, costituzionalmente riconosciuta, possa offendere la reputazione degli amministratori di maggioranza. Si tratta, quindi, di dialettica politica e di controllo.

lunedì 5 dicembre 2016

Risultati referendum costituzionale del 4 dicembre 2016



% SI
% NO
% VOTANTI
ESTERO
64,7
35,3
33,3


% SI
% NO
% VOTANTI
ITALIA
40,9
59,1
65,5


% SI
% NO
% VOTANTI
ABRUZZO
35,61
64,39
68,71


% SI
% NO
% VOTANTI
PROV. CHIETI
36,6
64,39
68,78


% SI
VOTI
% NO
VOTI
% VOTANTI
VOTI
GESSOPALENA
51,58
390
48,42
48,41
63,57
756


% SI
VOTI
% NO
VOTI
% VOTANTI
VOTI
CASOLI
37,28
1130
62,72
1867
67,32
2977


% SI
VOTI
% NO
VOTI
% VOTANTI
VOTI
LAMA Dei P.
41,88
297
58,11
412
71,75
709


% SI
VOTI
% NO
VOTI
% VOTANTI
VOTI
LETTOPALENA
36,51
57
36,51
158
69,87
215


% SI
VOTI
% NO
VOTI
% VOTANTI
VOTI
MONTENERODOMO
43,85
157
56,14
201
69,19
358


% SI
VOTI
% NO
VOTI
% VOTANTI
VOTI
PALENA
41,7
299
58,29
418
65,7
717


% SI
VOTI
% NO
VOTI
% VOTANTI
VOTI
ROCCASCALEGNA
45,99
304
54,01
357
67,87
661


% SI
VOTI
% NO
VOTI
% VOTANTI
VOTI
LAMA Dei P.
41,88
297
58,11
412
71,75
709


% SI
VOTI
% NO
VOTI
% VOTANTI
VOTI
TARANTA P.
42,03
95
57,96
131
72,27
266


% SI
VOTI
% NO
VOTI
% VOTANTI
VOTI
TORRICELLA P.
45,21
321
54,78
389
64,27
710

lunedì 7 novembre 2016

PERCHE' IL 4 NOVEMBRE


Perché il 4 novembre è un giorno importante per la storia d'Italia?
Perché si celebra, in questa data, l'armistizio che nel 1918 pose fine alle ostilità tra l'Italia e l'Austria - Ungheria, e si concluse sul campo con la vittoriosa offensiva di Vittorio Veneto. Una vittoria frutto della dedizione, del sacrificio e dell'unità del popolo italiano. Una vittoria che costò la vita a 689.000 connazionali, mentre 1.050.000 furono i mutilati e i feriti: cifre che devono far riflettere, numeri da ricordare.

Anche Gessopalena diede un notevole contributo di vittime, elencate sulla lapide della torre civica, posata negli anni trenta, che ricorda i gessani morti nella Quarta guerra di indipendenza, o Prima Guerra Mondiale. L'elenco è incompleto, se ne contano 59, ma in effetti furono sessantasei.

Sessantasei figli della nostra terra, tra i quali uno studente, qualche artigiano ma soprattutto contadini morti per l'Unità d'Italia, tutti lasciati nel più completo oblio e negli ultimi decenni non è mai stato deposto neanche un fiore in loro memoria. Il monumento al ricordo di essi, manco a dirlo, è ridotto in condizioni a dir poco pietose, a mala pena si riesce a leggere. Andrà perso se non si porrà velocemente rimedio alle infiltrazioni di acqua e all'incuria del tempo.

Nella manifestazione del 4 novembre 2016, nulla è stato detto a ricordo dei sessantasei gessani che diedero la vita nel 1° conflitto mondiale e nulla è stato fatto, e chissà se mai si farà, per la manutenzione della lapide; una lastra di freddo marmo, che almeno li tenga in memoria !!!

Il 4 novembre è l'unica festa nazionale che, istituita nel 1919, abbia attraversato le età dell'Italia liberale, fascista e repubblicana.

giovedì 27 ottobre 2016

L'OSPITALITA'

A Gessopalena non mi risulta che ci siano strutture comunali per l'utilizzo residenziale, non ci sono alberghi, anche se facendo una ricerca sul web parrebbe di si; non ci sono ostelli, ma forse c'è qualche affittacamere o agriturismo. L'amministrazione comunale, per mantenere fede all'attuazione del programma elettorale (punto 4) "RIUTILIZZO DELLE SECONDE CASE", ha lanciato il progetto di ricettività turistica: "Gessopalena Paese Accogliente". Tutti i proprietari di seconde case hanno ricevuto l'invito da parte del sindaco di fornire i dati per realizzare il censimento volontario di abitazioni da adibire alla ricettività turistica e residenziale.
Nel question time di qualche giorno fa alla Camera dei Deputati, sulla ricettività ha parlato il Ministro dell'Interno, Angelino Alfano. Con toni molto duri nei confronti di chi ha protestato contro la decisione del Prefetto di Ferrara sulla requisizione dell'ostello di Gorino per la sistemazione di alcuni migranti . "Le requisizioni avvengono quando i Comuni non collaborano, se lo fanno si trovano altre soluzioni e non c'è motivo di farle. Io, ha continuato il Ministro, da tempo ho chiesto ai nostri Prefetti di parlare con i Sindaci, nessun provvedimento deve arrivare dall'alto. Ma quando i migranti arrivano e vi è necessità di collocarli in maniera civile, i Prefetti danno delle risposte".
Ordunque, anche il nostro sindaco ha ricevuto comunicazioni dal Prefetto di Chieti ? Se così fosse non sappiamo cosa ha risposto e se ha risposto !
Molti gessani sono dubbiosi, ma noi non lo siamo ed apprezziamo l'idea volta al turismo nel nostro paese, e pensano che il progetto "Gessopalena Paese Accogliente" abbia attinenza con la sistemazione dei migranti, il cui numero ha raggiunto cifre esorbitanti e la distribuzione equa su tutto il territorio italiano è ormai una esigenza imprescindibile.
In caso ci fosse la necessità abitativa per i migranti, come minacciosamente afferma il Ministro Alfano, può esserci la requisizione e questa non è una prerogativa del solo Prefetto, ma può essere esercitata anche dal Sindaco. La requisizione è l'atto giuridico con cui si priva un soggetto dei suoi diritti di possesso (e talvolta la proprietà) di un bene, ed è un provvedimento con il quale la Pubblica Amministrazione, nell'esercizio di un potere ablatorio (cioè il potere attribuito alla P.A. di sacrificare con un provvedimento un interesse privato per motivi di interesse pubblico) sottrae al privato, in via temporanea o definitiva, il godimento di un bene, mobile o immobile, a motivo del superiore interesse pubblico.

mercoledì 28 settembre 2016

VERBA VOLANT, SCRIPTA MANENT

La locuzione latina Verba volant, scripta manent, tradotta letteralmente, significa le parole volano, gli scritti rimangono.
Questo antico proverbio, che trae origine da un discorso di Caio Tito al Senato romano, afferma che le parole facilmente si dimenticano, e non è sempre vero, come nel nostro caso, mentre gli scritti possono sempre formare documenti incontrovertibili, ed è il nostro caso !!
Il contendere con l'amministrazione Lannutti è la gabella T.A.R.I., l'acronimo di TAssa RIfiuti, l'imposta comunale istituita con la legge di stabilità 2014 che in pratica prende il posto della vecchia Tares. Entro il 30 di questo mese i contribuenti gessani sono chiamati a versare la seconda ed ultima rata relativa alla competenza 2016, mentre la prima rata fu pagata nel mese di luglio. Dalla somma delle due competenze si ha il costo annuale della Tari che, a nostro avviso, ha raggiunto una cifra insostenibile.
Non è la prima volta che trattiamo questo argomento, l'abbiamo fatto sul Blog, in Consiglio comunale e verbalmente incontrando in paese, di volta in volta, il sindaco, assessori e consiglieri di maggioranza. La risposta è stata sempre la stessa: “ La quasi totalità degli utenti che hanno fatto richiesta di chiarimenti in merito al presunto aumento del ruolo 2015, ha accertato in comune, carte alla mano, dal confronto con il dovuto 2015 ed il pagato 2014, che rispetto allo scorso anno NON SI E' AVUTO ALCUN AUMENTO “.... ANZI per la quasi totalità degli utenti rispetto al 2013, la somma dovuta totale si è addirittura ridotta.
Ci preme affermare, senza ombra di smentita, che gli utenti hanno ragione nel lamentarsi del costo eccessivo della TARI e diamo ragione all'amministrazione che per l'annualità 2015 sono state confermate le tariffe 2014, cioè non ci sono stati aumenti ! Ma, direte voi, hanno tutti ragione ? Ma chi è allora che “MENTE” ?
Orbene, “MENTE” l'amministrazione comunale ed i “CREDULONI” sono gli utenti che si sono fatti convincere dalle chiacchiere degli amministratori (verba !) .
Non tutti si sono accorti che, nonostante in maniera puntuale su questo blog vengano pubblicate le vicende amministrative gessane, l'amministrazione Lannutti ha aumentato in maniera consistente i tributi relativi alla TARI con delibera di Giunta n°48 dell'11 agosto 2014 e con delibera di Consiglio comunale del 30 ottobre 2014.
Le nuove tariffe sono (scripta !):

utenze domestiche dal 2014
utenze domestiche 2013
1 componente
1,45€ mq


Tassazione unica
1,01 €mq
2 componenti
1,55€ mq
3 componenti
1,62€ mq
4 componenti
1,72€ mq
5 componenti
1,74€ mq
6 componenti
1,75€ mq
utenze non domestiche 2014 e 2015
utenze non domestiche 2013
alberghi
2,50€ mq






Tassazione unica
2,14 €mq
alimentari-supermercati
2,88€ mq
attività produttive
2,25€ mq
distributore
2,25€ mq
farmacia
2,75€ mq
forno
3,00€ mq
macelleria
3,00€ mq
negozio
2,75€ mq
piante e fiori
2,88€ mq
pubblici esercizi
3,13€ mq
attività artigianali- sartoria
2,75€ mq
ufficio
2,75€ mq

L'aumento c'è stato nel 2014 ed è quindi vero che nel 2015 si è pagato quanto nell'anno precedente, MA NON RISULTA VERO CHE : " per la quasi totalità degli utenti rispetto al 2013, la somma dovuta totale si è addirittura ridotta !!!" Ed ecco le motivazioni !!!
Con scadenza 30 settembre 2014 abbiamo pagato l'anticipo e con scadenza 30 novembre 2014 il saldo (senza possibilità di pagare in soluzione unica, quindi non si conosceva il totale del tributo e gli utenti non hanno potuto capire bene) secondo le nuove ed esose tariffe, come sopra riportate.

A testimoniare ciò alleghiamo quanto ha pagato un anonimo gessano, proprietario di seconda casa, nel 2013 e nel 2014:





 Nel 2013 il nostro anonimo gessano ha pagato per la Tares € 278,00 come anticipo ed a saldo altre € 116,00 per un totale di € 394,00. Gli ulteriori € 105,00 sono di competenza di un altro tributo, chiamato Tasi (servizi indivisibili quali: sicurezza, illuminazione, manutenzione strade ecc.), pagato direttamente allo Stato, che non ha nulla a che vedere con la Tares.







Nel 2014, invece, sempre il nostro concittadino anonimo, ha pagato per la Tari € 252,00 quale acconto ed € 204,00 come saldo, per un totale di € 456,00 più la Tasi pagata a parte !!!

A CONTI FATTI, CON CARTE ALLA MANO, IL GESSANO PRESO IN ESAME, FRA IL 2013 ED IL 2014, HA PAGATO € 62,00 IN PIU,
ALTRO CHE RISPARMIO !!! 
Non è finita qui, l'aumento c'è stato anche nel 2015 e ci sarà anche per il 2016 E SUCCESSIVE ANNUALITA'  !!!

INVITIAMO TUTTI I CITTADINI A NON CREDERE ALLE CHIACCHIERE E A VERIFICARE I VERSAMENTI EFFETTUATI !!!





mercoledì 14 settembre 2016

LA PROTEZIONE CIVILE

Scuola di via Monte Calvario
Scuola di via Finamore 
Il 12 settembre scorso anche a Gessopalena sono riprese le attività scolastiche. Come l'anno precedente, gli iscritti alla scuola secondaria emigreranno giornalmente a Roccascalegna, per i motivi arcinoti, mentre, quelli della scuola dell'infanzia e della primaria, gessani e roccolani, poiché l'edificio scolastico di via Finamore dovrà essere sottoposto ai lavori di adeguamento sismico, per il secondo anno consecutivo, saranno ospitati nell'edificio  scolastico di Monte Calvario.
Detto questo ci si chiede: ma quest'ultimo edificio è sismicamente sicuro? Ed ancora: gli altri edifici pubblici sono stati adeguati alla normativa antisismica vigente?
La preoccupazione di tanti è dovuta, non solo a quanto successo nell'ultimo tragico evento tellurico ad Amatrice e paesi limitrofi, ma nella consapevolezza che il territorio del nostro paese è in Zona 1, il che significa rischio massimo per il verificarsi di forti terremoti.
Gessopalena, nella storia, è stata soggetta ad eventi sismici, come quello del 3 novembre 1706, ma non si conoscono le entità dei danni. A Fara San Martino metà del paese crollò, l'altra metà era inagibile. La chiesa di San Remigio era inagibile, quella dell'Annunziata si era sbriciolata, mentre quella di San Rocco riuscì a rimanere in piedi pur presentando crepe e crollò buona parte dell'Abbazia di San Martino. I morti furono 5 e i feriti 120. A Palena vi furono gravi danni, i morti furono 300 e 100 i feriti su una popolazione di 450 abitanti. Numerosi danni a Lettopalena con 60 morti ed alcuni feriti. A Taranta Peligna crollò la chiesa di San Biagio, di cui rimase solo la facciata. Vi furono gravi danni alle costruzioni, 100 morti e poco più di 100 i feriti. Pochi edifici rimasero in piedi a Lama dei Peligni, i morti furono 130 ed i feriti 120.
Sicuramente quello del 1933 è ancora scolpito nella memoria di chi ne fu testimone, come i ruderi e le macerie ancora presenti nel nostro agglomerato urbano, soprattutto nel paese vecchio..
La scossa distruttiva, di Magnitudo 5,7 della scala Richter ed una intensità dell'VIII°- IX° della scala Mercalli, avvenne il 26 settembre 1933 alle ore 3:33 ed era stata preceduta da due scosse minori sentite fortemente dalla popolazione alle ore 0:15 e 2:11. Il terremoto colpì l’area del massiccio della Maiella. Le distruzioni più gravi furono riscontrate nei paesi di Lama dei Peligni e Taranta Peligna , ingenti danni furono rilevati a Civitella Messer Raimondo ed a Gessopalena. Nel nostro paese crollarono 70 case, 100 furono gravemente danneggiate e altre 150 subirono danni più leggeri e furono inoltre danneggiate 2 chiese.
Complessivamente ci furono 12 morti, di cui 7 a Lama dei Peligni, 3 a Taranta Peligna e 2 a Casalincontrada . I feriti più gravi, circa 40, furono ricoverati negli ospedali di Lanciano, Chieti e Pescara. Le scosse che precedettero quella distruttiva allarmarono le popolazioni dei paesi dell’area più colpita, che fuggirono dalle abitazioni per rifugiarsi nelle piazze o in campagna. Quando avvenne la scossa principale la maggior parte delle persone era già all’aperto, questo fatto limitò sensibilmente il numero delle vittime ed a Gessopalena non ve ne furono. Nei giorni successivi furono registrati cinque casi di febbre tifoide a Gessopalena e Civitella Messer Raimondo.
Secondo le fonti ufficiali, ad un mese dal terremoto l’emergenza era quasi completamente rientrata. Sotto il controllo del Genio Civile, su tutto il territorio interessato dal sisma, erano state riparate d’ufficio 2853 case, in modo da ripristinarne la stabilità e consentirne l’abitabilità; altre 586 abitazioni erano in corso di riparazione. Ciò permise di ritirare le tende che erano state distribuite dopo il terremoto e di sistemare i senzatetto in ricoveri stabili prima dell’arrivo dell’inverno. Le case riparate furono rese abitabili con i lavori eseguiti grazie a un sussidio statale.
A Gessopalena furono costruiti anche fabbricati a due piani di tipo popolare, pronti dopo appena pochi mesi dall'evento tellurico, destinati ai danneggiati meno abbienti, numerosissimi provenienti da "'mmunde pe la Terre", che erano però tenuti al pagamento di un canone d'affitto mensile al Comune, differenziato per numero, ampiezza ed esposizione dei locali.
"Le Casette"
"Le Casette"
E' ancora funzionale ed abitato il quartiere "Le Casette", con piazzette ed aree comuni, nonostante l'intervento umano che ha minato l'architettura con scellerate soluzioni, ma anche la stabilità, con fuoriuscita dai profili murari di balconi e poggioli e soprattutto nel rifacimento dei tetti, in sostituzione del legno, è stato utilizzato il cemento armato, ed in alcuni casi, è stata aumentata la volumetria per ricavare mansardine dai sottotetti.
Il sisma del 1984 non provocò nessun danno, ma alcuni gessani ebbero accesso a finanziamenti pubblici per ripristinare non si sa bene che cosa!
Tutti i comuni italiani devono avere un proprio piano di Protezione civile, un documento indispensabile per la prevenzione dei rischi e per le operazioni di emergenza. Lo prescrive la legge n°100 del 12 luglio 2012 che ne richiedeva l'approvazione dopo 90 giorni dall'entrata in vigore della norma. Uno strumento utile ai cittadini per sapere come comportarsi e alle istituzioni per organizzare i soccorsi in caso di calamità come terremoti, frane, alluvioni, eruzioni vulcaniche o maremoti. L'Amministrazione Lannutti ha approvato il Piano, come promesso con il programma elettorale, che al punto 13 recita: PIANO DI PROTEZIONE CIVILE - predisporre un piano di protezione civile con individuazione dei punti di raccolta, di un'area destinata alla funzione di atterraggio di emergenza elicotteri. Saranno organizzati momenti formativi, esercitazioni di evacuazioni e raduni nei punti di raccolta. Istituzione di un gruppo di protezione civile. La promessa di un piano di protezione civile è stata mantenuta, ma la sua attuazione non l'ha vista nessuno. Dove sono i punti di raccolta? Dove è stata individuata l'area di atterraggio degli elicotteri? I corsi di formazione, le esercitazioni, il gruppo di protezione civile, i responsabili, ecc. ecc. DOVE SONO? Mah !!!

venerdì 2 settembre 2016

PROCESSO AL CINGHIALE

Parafrasando le parole del Vescovo di Rieti durante i funerali di Amatrice "Il terremoto non uccide, uccidono le opere dell'uomo", aggiungerei che l'uomo non si sofferma a riflettere sulle conseguenze delle sue opere!
Non voglio parlare dell'ultimo evento tellurico che ha colpito alcune regioni del centro Italia, ma dell'incidente mortale sulla fondovalle Sangro, pare a causa di cinghiali presenti sulla carreggiata.
Per fare il punto sull'emergenza cinghiali, si sono riuniti al Altino i sindaci di Gessopalena, Roccascalegna, Altino, Palombaro, Fara San Martino, Taranta Peligna, Colledimacine, Colledimezzo, Pennadomo, Montelapiano, Tornareccio, Palena, Lettopalena, Casoli, Sant'Eusanio del Sangro, Civitella Messer Raimondo, Bomba, Archi, Lama dei Peligni, Montazzoli, Torricella Peligna.
"Problema diffuso su tutto il territorio" è stato detto e "La situazione è insostenibile", sottolineano gli amministratori. "Ci siamo riuniti e, dopo una disamina della situazione, abbiamo deciso di attivare misure straordinarie, come ordinanze sindacali, volte all'abbattimento dei cinghiali, fino alla riduzione ad un numero compatibile con la sicurezza dei cittadini e la salvaguardia dell'agricoltura e delle biodiversità".
Il sindaco di Montenerodomo, Antonio Tamburrino, alla riunione era assente, ma in qualità di "vice presidente ed assessore alla viabilità" della Provincia, avrebbe dovuto essere presente per relazionare sui risultati dell'abbattimento selettivo della specie ungulata, nel caso in cui fosse stata prevista dall'Ente Locale di secondo livello. Visti i buoni rapporti che intercorrono con la nostra municipalità in quanto ad informative su progetti in essere, mi auguro che sia stato informato della riunione e di quanto deciso.
Lo stemma della nostra Provincia è uno scudo sannitico, che reca, in campo d'oro, nella parte inferiore, una testa di cinghiale a simboleggiare che l'animale è presente sul nostro territorio da tempo immemorabile in numero limitato, solo in zone montane e più remote. La specie autoctona, di taglia piccola, poco prolifica e quasi in estinzione, è stata incrociata con la razza ungherese, di taglia più grande e fortemente prolifica, anche per fini venatori. Tale incrocio ha avuto successo, tanto che l'ungulato è ampiamente diffuso ed è presente in ogni dove, dalle zone montane a quelle marine, provocando danni all'agricoltura, ed è avvistato frequentemente anche nei centri urbani, alla ricerca di cibo.
D'accordo al contenimento del numero dei cinghiali, bene all'abbattimento selettivo, ma attenzione, poiché i piani previsti fino ad ora non hanno sortito i risultati sperati. Un sospetto, condiviso da molti, è che intorno al cinghiale si sia sviluppato un fiorente mercato “sotterraneo”, con carne macellata clandestinamente e venduta al di fuori dei circuiti legali, mettendo a rischio la salute dei cittadini. Tale situazione è al contempo di ostacolo a una definitiva risoluzione del problema dell’elevato numero di cinghiali, poiché c’è chi ha interesse a non diminuirne realmente il numero, utilizzando le campagne come veri e propri allevamenti a cielo aperto, a discapito delle coltivazioni agricole.
Il paradosso è che gli allevatori devono obbligatoriamente sottoporre il proprio bestiame a periodici controlli veterinari, come anche i mattatoi e macellerie, mentre tutta la carne derivante dai prelievi di fauna selvatica non viene affatto controllata. Ogni estate leggiamo affissi che pubblicizzano sagre del cinghiale in alcuni paesi della nostra Provincia, ma quale è la provenienza della carne?
Un' ispezione dei carabinieri del N.A.S. e del Servizio Veterinario della A.S.L. di Pescara ha portato, nel comune di Bussi sul Tirino, al sequestro di diverse decine di chilogrammi di carne di cinghiale che non era stata macellata in strutture autorizzate dalla legge, quindi avrebbe potuto nuocere alla salute pubblica. L'iniziativa ha di fatto interrotto una cena popolare a base di cinghiale, la cui raccolta economica sarebbe stata devoluta alle popolazioni terremotate.
Le soluzioni però ci sarebbero, anche per portare un indotto economico sul territorio. La Regione Toscana, per esempio, ha da poco lanciato un ambizioso progetto che punta al duplice obiettivo di valorizzare la filiera della selvaggina sotto il profilo gastronomico e di garantirne il rispetto dei requisiti igienico-sanitario. Il piano prevede un impianto per la conservazione e la macellazione degli ungulati abbattuti. Un piano che potrebbe rivitalizzare da una parte l'economia agricola del territorio e, dall'altra, rendere onore alla tradizione gastronomica.

sabato 2 luglio 2016

ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA ELETTORALE: SOLO ACQUA FRESCA !



Dopo due anni dall'insediamento dell'amministrazione Lannutti, 12 giugno 2014, è inutile fare un bilancio sulle cose fatte dal nuovo corso politico gessano, perché parleremmo del nulla e neanche del prosieguo della precedente amministrazione, in quanto in cantiere non c'era nulla, al netto dell'idea della centrale idroelettrica, ipotetici rattoppi, ciclicamente riproposti, ad edifici scolastici e qualche altro castello in aria.


Insomma in due anni di governo cittadino, nessuna svolta, nessun reale cambiamento ed intanto il tempo passa in maniera inesorabile ! Non c'è che dire se non...povera Gessopalena!


Tutto molto deludente, quindi, sicuramente non all'altezza delle promesse fatte ai cittadini e di quel cambiamento proposto, anzi sbandierato, del quale stiamo ancora aspettando, impotenti, al cambio di passo !


Il programma elettorale di “Gessopalena in movimento” del sindaco Lannutti Andrea, molto corposo, fra le promesse manca solo la metropolitana ed un aeroporto intercontinentale, del quale avremmo difficoltà nel riprodurlo integralmente in questo spazio ma, in sintesi, riportiamo i titoli con qualche descrizione in modo di dare la possibilità al lettore di individuare cosa è stato realizzato e cosa invece no !


1.PIANO DI RECUPERO: Il recupero del patrimonio edilizio ed urbano è il primo atto programmatico attuativo che reputiamo necessario per il rilancio del paese; rilievo completo del patrimonio edilizio, dei caratteri tipologici dell'edificato storico, lo stato del degrado, le tecniche costruttive da adottare, i piani di colore....; gli immobili oggetto di tali recuperi possono essere destinati alla residenza a canone calmierato, albergo diffuso per la terza età...; assoggettamento aree pubbliche, private e miste a specifici programmi di intervento ad iniziativa pubblica....


2.PIANO DI VALORIZZAZIONE DEL SISTEMA RURALE: si provvederà a definire un piano di valorizzazione dei percorsi, delle aree e del patrimonio costruito rurale; garantire una migliore fruibilità dei fondi agricoli per i privati e, contemporaneamente, creare un turismo legato alla natura, trekking, bike, ippica. Mappatura di tutte le strade bianche comunali e vicinali e definizione di adeguati piani di manutenzione; individuazione e mappatura completa di tutte le possibili aree di sosta, fontane rurali, aree archeologiche, chiese di campagna, ecc. e definizione del programma di recupero. Valorizzazione dell'area della Morgia, manutenzione del verde, installazione di attrezzature ginniche, un percorso di arrampicata, il recupero dell'edificio esistente, predisposizione di opportuni servizi ed aree attrezzate per la sosta e ristoro, ecc.. Pensare ad un riutilizzo delle scuole rurali attrezzandole con servizi adeguati alla sosta notturna per turisti itineranti. In tale rete potrebbero entrare anche edifici privati come ostelli, B&B, rifugi e coinvolgere in tale progetto anche i comuni limitrofi. L'idea ambiziosa è il "sentiero della meraviglia" coinvolgendo i comuni di Casoli, Torricella Peligna e Montenerodomo e realizzare un percorso ciclo-pedonale che parta da Casoli ed arrivi a Juvanum. e successivamente collegarsi al percorso ciclabile della Costa dei Trabocchi, unico in Europa, che da Martinsicuro arriverà a San Salvo. Costituzione di un "Marchio del territorio" con il quale identificare le peculiarità naturalistiche e culturali, ecc..


3.RIORGANIZZAZIONE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO E DEGLI SPAZI PUBBLICI: recupero delle residenze di proprietà pubbliche; opportunità di utilizzare immobili comunali non idonei alla residenza per attività associative, imprenditoriali e commerciali. Accorpamento di tutte le scuole nell'edificio di via G. Finamore e realizzazione di una mensa. L'edificio scolastico di Monte Calvario sarà destinato ad accogliere un "centro di residenza anziani" la cui gestione verrà data con bando pubblico che preveda la garanzia di assunzione di personale locale. Riqualificazione dell'impianto sportivo di Viale Kennedy, spostamento delle rimesse comunali ed i locali, dopo il recupero, verranno adibiti a centro polifunzionale per manifestazioni ludico-sportive e di beneficenza; piantumazione di alberature e due accessi pedonali uno con l'incrocio di Via Peligna e l'altro con Viale G. Finamore. E' necessario reperire fondi per il ripristino del "campo sportivo La Canala" con regimentazione delle acque, recupero degli spalti e creazione di spazi verdi. Verrà realizzato un parco giochi recintato in Piazza Roma ed un altro in Piazza Domenico Troilo. Completamento dell'abbattimento delle barriere architettoniche. Portare a termine il rifacimento di Piazza Roma, Via del Popolo con relative adiacenze. Trasformare l'edificio dell'ex asilo comunale in "casa delle arti" che, a seguito di opportune modificazioni, da destinare a sede delle associazioni. L'area dell'edificio municipale liberata con lo spostamento dell'ufficio tecnico e dall'ufficio ragioneria, verrà concessa in comodato gratuito alla parrocchia per le attività di catechismo e ludico-associativo. Verrà realizzata una fontana di acqua liscia e gasata con sistema di filtraggio. Miglioramento della viabilità locale e territoriale, in un quadro programmatico di miglioramento con i paesi di Roccascalegna, Torricella Peligna, Casoli, Civitella Messer Raimondo e Lama dei Peligni.


4.IL RIUTILIZZO DELLE SECONDE CASE PRIVATE: tale patrimonio risulta essere, per la gran parte del tempo inutilizzato in quanto, spesso, di proprietà di famiglie non residenti a Gessopalena. Su queste abitazioni si intende intervenire con azioni articolate: ricognizioni degli immobili inutilizzati; definizione di un regolamento per l'abbattimento delle imposte nel caso di locazioni a canoni stabiliti e calmierati dal regolamento stesso; informazione ai proprietari delle convenienze legate alla locazione calmierata; raccolta della disponibilità degli immobili; istituzione di uno sportello pubblico di incontro di domanda ed offerta; campagna di marketing sull'intero territorio frentano per individuare possibili nuclei familiari disponibili a risiedere a Gessopalena.


5.PAESE VECCHIO: la valorizzazione del Borgo Antico non può essere attuata, come in passato, con lo sperpero dei finanziamenti per la riqualificazione di aree instabili; la priorità sarà mettere in sicurezza le aree ricadenti nelle zone solide. Salvaguardia degli edifici pubblici e privati che hanno ancora una consistenza architettonica. Essenziale sarà la valorizzazione delle funzioni degli ambienti ristrutturati mediante la gestione anche da parte di cooperative di giovani imprenditori.


6.ISTRUZIONE E FORMAZIONE: alla luce dell'accorpamento dell'istituto comprensivo di Torricella Peligna a quello di Palena, ci impegneremo affinché venga dislocata una sede staccata della segreteria amministrativo-didattica nel nostro paese. Ottimizzazione degli spazi scolastici; potenziamento dei servizi di supporto per gli alunni diversamente abili o in situazione di svantaggio; collaborazione con le strutture sanitarie e sociali per i bisogni degli alunni disabili; interventi a favore del recupero scolastico in collaborazione con i giovani del territorio che si affiancheranno ai bambini e ragazzi per il supporto sul piano dell'apprendimento; alfabetizzazione degli alunni stranieri; attività sportive e di laboratori in orario extrascolastico; creazione di una commissione mensa e l'utilizzo dei prodotti biologici e quelli a chilometro zero;


7.ENERGIA: sarà installato un sistema di monitoraggio e regolazione della luminosità dell'impianto di pubblica illuminazione. Tale sistema consentirà di abbattere i costi sulle bollette fino al 30% ed utilizzare il risparmio per la sostituzione delle linee obsolete e sostituire i punti luce con altri più efficienti ed a basso consumo o a Led ed al completamento dell'illuminazione pubblica in aree abitate del paese ancora sprovviste di tale servizio; nel recupero degli edifici pubblici prioritari saranno gli interventi di riqualificazione energetica; a seguito della programmazione della Sasi di realizzare gli impianti di depurazione, si valuterà la possibilità di sfruttare le acque reflue provenienti da depuratore per la produzione di energia con l'installazione di una micro centrale idroelettrica.


8.AMMINISTRAZIONE, INFORMATIZZAZIONE, DIGITALIZZAZIONE E UNIONE DEI SERVIZI: incoraggiare l'utilizzo delle moderne tecnologie informatiche tra amministrazione, cittadini ed imprese; favorire l'effettuazione di pagamenti attraverso modalità informatiche; organizzare ed aggiornare i servizi resi con preventiva analisi dei fabbisogni dell'utenza e valutare il grado di soddisfazione della stessa; favorire l'utilizzo delle nuove tecnologie per promuovere una maggiore partecipazione dei cittadini,, anche residenti all'estero; formazione del personale finalizzato alla conoscenza ed all'uso delle tecnologie dell'informazione; promuovere l'alfabetizzazione informatica dei cittadini, con particolare riguardo alle categorie a rischio di esclusione; verranno valutati i servizi da accorpare con altri comuni, alcuni rimarranno nell'ambito del nostro comune, altri nell'ambito di n gruppo ristretto di comuni vicini come Roccascalegna e Torricella Peligna.


9.AGRICOLTURA: istituzione di un apposito sportello, diretto e web, per fornire informazioni, servizi e temi di interesse agricolo che funga da contenitore e strumento di collegamento tra agricoltori, amministrazione comunale, consulenti locali, associazioni di categoria ed operatori di categoria e operatori istituzionali; creazione di un marchio riconosciuto per la tutela e la valorizzazione della produzione agricola e agroalimentare della zona (carni e salumi, latte e derivati, prodotti da forno, liquori, olio e miele); introdurre canali di commercializzazione del sistema produttivo denominato "chilometro zero" tali da ridurre i prezzi e garantire la promozione delle produzioni locali; avviare un mercato agricolo in paese il primo sabato del mese dove tutti i produttori locali e dei comuni limitrofi potranno esporre e commercializzare i loro prodotti; garantire la tutela della biodiversità con il mantenimento dei muretti a secco, siepi, stagni con ripristino di habitat ed infrastrutture ecologiche e creazione di punti di osservazione naturalistica; coltivazione varietà vegetali autoctone (cicerchia e grano solina); allevamento del maiale nero abruzzese, pecora gentile di Puglia ed incoraggiare l'apicoltura.


10.LO SPORT: promuovere e sviluppare la pratica sportiva in collaborazione con le associazioni operanti sul territorio; mettere in sicurezza e riqualificare gli impianti esistenti; realizzare una struttura polisportiva e polifunzionale attraverso la dismissione del deposito comunale attiguo al campo di calcetto; adeguare le aree verdi al fine di consentire l'espletamento di attività individuali all'aperto; creare momenti di aggregazione e manifestazioni di richiamo locale/regionale; utilizzare il centro di aggregazione "Sempreverdi" per promuovere l'attività fisica e motoria degli ultrasessantenni; promuovere la cultura sportiva e la sana alimentazione nelle scuole.


11.CULTURA E ASSOCIAZIONISMO: la cultura rappresenta, senza ombra di dubbio, la carta di identità di Gessopalena e l'amministrazione ha l'onere di promuovere e sostenere i gruppi e le associazioni presenti sul territorio; creare percorsi organici comuni e condivisi, non limitati ad interventi sporadici e slegati; valorizzare le proposte culturali esistenti; riformare i regolamenti concernenti i comitati di gestione del teatro e della biblioteca con coinvolgimento delle associazioni e di cittadini esperti; riorganizzare e valorizzare, d'accordo con la Pro-loco e le altre associazioni, la "Bella estate"; programmare ed incrementare, con adeguate risorse, gli interventi di manutenzione del patrimonio culturale al fine di evitare fenomeni di ulteriore degrado; ripristinare il corso "mini guide"; favorire la costituzione di un comitato permanente deputato alla valorizzazione e all'organizzazione della "Sacra Rappresentazione"; creare una rete teatrale dell'Aventino Medio Sangro; cartelloni teatrali rivolti sia agli adulti che ai minori, in accordo con le amministrazioni locali del circondario; avvicinare i bambini alla drammaturgia; organizzare laboratori teatrali per adulti; completare la catalogazione online dei materiali bibliografici posseduti; informatizzare il servizio di prestito; aderire al sistema bibliotecario provinciale; potenziare la "sezione ragazzi" con l'acquisto di nuovi volumi; aderire al progetto "nati per leggere", promosso dall'Associazione Culturale Pediatri e dall'Associazione Italiana Biblioteche; organizzare incontri, eventi ed occasioni per far conoscere ai cittadini adulti e giovani i servizi erogati dalla biblioteca; realizzare laboratori di lettura, scrittura e grafico-pittorici destinati ai più piccoli; ampliare il servizio "internet point" con l'aggiunta di postazioni informatiche.


12.POLITICHE SOCIALI: agli anziani dovranno essere garantiti i servizi base di assistenza e valorizzare il ruolo degli anziani nel tessuto sociale. Incentivare una rete di volontariato ed incontro giovani e anziani con il progetto "Affido Anziano", in pratica il giovane offrirà un poco del proprio tempo recandosi a casa dell'anziano per ascoltarlo, dialogare con lui e sostenerlo; organizzare corsi di lingua straniera e laboratori di informatica; migliorare il servizio di assistenza domiciliare; creare laboratori occupazionali per la valorizzare le capacità e le autonomie degli anziani, sfruttare le loro doti creative (culinarie, uncinetto, artigianato, ecc.) per creare manufatti da vendere e/o esporre al pubblico; potenziare e sostenere il centro "Sempreverdi" dotandolo anche di un internet point; creazione di uno "Sportello Informagiovani" che permette ai giovani di conoscere e sfruttare forme di incentivo e sostegno economico per la creazione di opportunità lavorative; attività di orientamento e informazione relative ad opportunità offerte ai giovani in ambito europeo e internazionale; creazione di un elenco di volontari a cui attingere per garantire un servizio di aiuto attivo alle persone meno abbienti; sostegno alle attività dell'associazione giovanile "Gessamiamo"; organizzazione di corsi di lingue straniere ed informatica; agevolazione dell'impegno dei giovani per mezzo del servizio civile sul territorio, nelle strutture e nei servizi comunali; stipula di convenzioni con gli Istituti di Istruzione Superiore del territorio e delle Università per la realizzazione di progetti di tirocinio formativo e di alternanza scuola/lavoro; le azioni rivolte alla disabilità devono essere intese come "problematiche" di tutti e che non possono ricadere solo sulle famiglie interessate. Pertanto vanno considerate ed affrontate nella "normale" gestione amministrativa di tutte le tematiche quali l'istruzione, i giovani, gli anziani, la riqualificazione delle strutture pubbliche. Garantire un sevizio di Assistenza Domiciliare educativa e potenziare il sevizio di Teleassistenza; attivare uno sportello informativo aperto a tutti i cittadini sui diritti e i doveri delle persone straniere presenti in Italia, sulla normativa, sui servizi disponibili sul territorio, sulle procedure che riguardano gli immigrati. Si incentiverà l'organizzazione di incontri di sensibilizzazione all'integrazione culturale; feste culturali, spettacoli, laboratori teatrali, laboratori creativi, artistici e manipolazione per la scoperta e valorizzazione della diversità, di ogni genere, culturale, linguistica, razziale.


13.PIANO DI PROTEZIONE CIVILE: predisporre un Piano di protezione civile con individuazione dei punti di raccolta, di un'area destinata alla funzione di atterraggio di di emergenza elicotteri. Saranno organizzati momenti formativi, esercitazioni di evacuazioni e raduni nei punti di raccolta. Istituzione di un gruppo di protezione civile.

mercoledì 8 giugno 2016

IL DISASTRO ECONOMICO

Pubblichiamo l'intervento del nostro Consigliere Bozzi Tullio in occasione dell'ultimo Consiglio Comunale, dal quale si evidenziano le motivazioni del disastro economico del comune di Gessopalena.

O.d.G.: Approvazione del rendiconto di gestione per l'esercizio 2015 ai sensi dell'Art. 227 del D.lgs 267/2000

A seguito della diffida prefettizia per non aver approvato il bilancio consuntivo 2015 nei tempi previsti dalla Legge, oggi con comodo e come d'altronde anche negli anni passati, ci appropinquiamo, con notevole ritardo, all'approvazione o meno del consuntivo 2015.

Come al solito l'articolato del consuntivo risulta carente del documento di inventario e degli allegati di bilancio di almeno due Società partecipate, Carecina Gas e Calderali Gas.

Dai dati esposti sul bilancio si evidenzia un risultato di gestione positivo pari a ad € 90.977,96, di cui € 31.604,74 relativi alla gestione di competenza ed € 59.373,22 relativi alla gestione residui, comprensivi del risultato di gestione anno precedente per € 28.376,74. La differenza fra queste due ultime cifre ci da il valore della gestione pura dei residui che risulta essere pari ad € 30.996,48. A mio modesto parere ciò non è reale in quanto, nella voce residui passivi, non troviamo gli impegni di spesa giuridicamente e contabilmente validi relativamente ai versamenti in conto capitale verso la Carecina Gas S.r.l e Calderali Gas S.r.l. pari ad € 11.250,00. Il vincolo giuridico deriva dall'atto costitutivo delle due S.r.l. e mi viene da chiedere alla Responsabile dell'Ufficio Finanziario di codesto Comune, che è anche componente del C.d.A. della Calderali Gas, come mai sui bilanci delle predette Società risultano crediti verso il comune di Gessopalena, mentre sul nostro consuntivo 2015 non vi sono debiti ?

Faccio presente inoltre, che nei residui passivi manca l'impegno di spesa per € 22.500,00 previste dalla Delibera di Giunta comunale n°27 del 29 maggio 2012, individuando il Capitolo di bilancio 1086/1 int.1010603, come ristoro economico alla Val Gleris, nel caso in cui la centrale idroelettrica sul fiume Aventino non si facesse. Tale Delibera è stata riportata nel contratto Repertorio 182 del 28 giugno 2013 tra il Comune e la Val Gleris, che all'art.14 "Inefficacia del contratto" al comma 1 precisa: il presente contratto rimane privo di efficacia qualora intervengano pronuncie giurisdizionali di annullamento o revoca della procedura di selezione del contraente, che ne costituisce il presupposto; al comma 2 invece: In tale ipotesi non è dovuto alcun indennizzo o risarcimento in favore del concessionario, né il rimborso delle spese eventualmente sostenute in esecuzione del presente contratto, con la sola eccezione delle spese quantificate con deliberazione di Giunta comunale del 29 maggio 2012 n° 27.

Il problema della mancanza di liquidità comunale è che non c'è cura ed attenzione all'incasso dei residui attivi, nel nostro Comune c'è una grossa percentuale di evasione tributaria. Ho fatto degli accertamenti presso l'Ufficio Tributi ed ho trovato che rispetto a migliaia di Euro di residui relativi a Tarsu, Tares, Ici, Imu, Tasi, ruolo acqua, fitti di fabbricati, ecc. ecc. risultano, nell'ultimo decennio considerato, che nei residui troviamo crediti ad iniziare dal 1997, sono state fatte solo pochissime azioni coattive. Tramite la Soget si procede, forse, solo alla interruzione dei termini di prescrizione e l'azione non comporta il recupero del credito, ma, sicuramente, comporta solo costi aggiuntivi per le casse comunali.

A tal riguardo vi ricordo che, tra il 2014 ed il 2015, si è proceduto ai sensi del D.lgs. 118/2011 e 126/2014 alla revisione dei residui. Tale operazione vi ha portato a cancellare dal bilancio circa 200.000 €, di cui circa 114.000 € di residui attivi conservati in bilancio nel fantomatico Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità (FCDE). Non solo per ironia della sorte, ma per la definizione stessa del Fondo, nulla è stato riscosso nel 2015...c'è speranza per il futuro ? Oppure cambiamo il nome del Fondo in "impossibile esazione" ? 

I tributi non incassati dai cittadini morosi vanno a danno sia delle casse comunali che a danno di tanti cittadini onesti, i quali hanno dovuto assistere a diminuzione di servizi ed ad aumenti di costi come Tarsu/Tares/Tari. A tal riguardo, al fine di dimostrarLe sig. Sindaco, che non sono io a creare allarmismi nel merito, ma è Lei che non sa quello che dice, gli aumenti Tarsu/Tares/Tari ci sono stati ed anche in maniera consistente. Le faccio dono delle mie bollette relative agli anni 2013 e 2014 e se ne farà una ragione....e nel contempo mi auguro che chiederà scusa ai tanti cittadini che, da un lato ha vessato, dall'altra ha convinto, tranne il sottoscritto, addirittura che a fronte delle nuove tariffe aumentate....hanno pagato meno !!! Questa è finanza creativa, complimenti...!!!

Nell'ultimo Consiglio comunale, qualcuno ha giustamente richiamato all'attenzione dell'assise che la mancanza di liquidità risale al tempo della costruzione dei loculi cimiteriali, le colombaie, risalente ad una ventina di anni fa, con risorse proprie....prosciugando le casse comunali. Malgrado l'offerta speciale di qualche anno fa, paghi due e prendi tre, un buon numero di loculi sono ancora invenduti. Questa operazione quanto è costata al Comune in termini di anticipazione di cassa ? Forse si doveva procedere, se necessaria la costruzione, in lotti per non creare problemi finanziari.

Purtroppo una programmazione intelligente non è stata mai fatta da chi ha e da chi ha avuto nelle mani il governo di questo Comune. Il caso delle colombaie forse è quello più emblematico, ma l'acquisto del pullman verde ramarro non scherza: un mutuo ventennale per un bene che non durerà venti anni, anzi...è sparito dalla circolazione, ma ha comunque dei costi e riposa in un garage comunale.

Sul finire del 2011 il grande progetto dell'Amministrazione è la Centrale fotovoltaica di contrada Calderali !! Dopo una gara d'appalto andata deserta, si fa avanti la Midal di Guilmi che manifesta l'intenzione di realizzarla, però alle sue condizioni. L'Amministrazione indice un'altra gara alle condizioni di Midal, ma nessuno risponde, neanche la Midal !! Allora i nostri Amministratori danno l'incarico diretto indovinate a chi ?? Alla Midal …!!

Per permettere alla Societa' di realizzare l'opera, altrimenti non possibile su un'area di poco più di 4 ettari, il Comune in pratica nella vicenda è dovuta risultare ufficialmente produttore di energia conservando la titolarità della connessione alla linea elettrica, ma tutti i vantaggi economici sono solo ed esclusivamente della Società, in pratica una furbata ai danni dello Stato e senza vantaggi per il Comune !!!

Le condizioni sono state queste : il Comune per la cessione del diritto di superficie percepirà 2.000 € l'anno; preciso che il Comune acquista l'area di 43.830 mq per 109.000€ dati dalla Midal stessa. Tale acquisizione inquina, per il futuro, anche il valore medio ad ettaro dei terreni agricoli nel nostro territorio, valutazione che secondo l'Agenzia del territorio era di 2.500€ mentre è diventato di 25.000€ per ettaro. Per il diritto di connessione alla linea elettrica di proprietà comunale, il cui costo per la nostra Amministrazione è stato pari ad 22.349,95 €, altri 8.000 € per un totale di 10.000 € !!

Altri 10.000 € per competenze varie come Tarsu, Imu ecc. ecc.. Queste competenze, chiunque avesse realizzato qualcosa, era tenuto a pagarle....non è una concessione che la Midal ha fatto. La concessione in maniera illegale l'ha fatta il Comune alla Midal che contrattualmente accetta il pagamento di tributi in maniera forfettaria. Diatriba ancora aperta, vero sindaco Lannutti, nel merito di un suo tentativo di rivedere le competenze economiche con la Società di gestione della Centrale fotovoltaica, Sphere Energy 2 S.r.l subentrata a Midal, ha ricevuto in risposta richieste di risarcimento e di indennizzo ! Per saperne di più segui il link:

 https://picasaweb.google.com/118283309590162646815/6293804432050004161

Dulcis in fundo, alla fine del periodo contrattuale la Centrale sarà di proprietà comunale...pessimo affare...per quella data il silicio non produrrà più niente ed i costi per lo smaltimento dei pannelli solari saranno a totale carico del comune di Gessopalena.

Tornando al documento di bilancio, per quanto attiene il conto del patrimonio, alle immobilizzazioni finanziarie, troviamo partecipazioni per 15.000 €, ma da quanto emerge dalla relazione del Revisore dei conti a pag.16 non vi è traccia di ciò.

Non vi è traccia di debiti fuori bilancio e sinceramente non saprei come consideriate le pretese economiche di Medif e di Maggioli...!!!

All'inizio del mio intervento parlavo del documento di inventario patrimoniale, l'ultimo avuto correva l'anno 2013, ma il documento era del 1998, aggiornato a penna e con le cifre espresse in Lire e si continua a non fornirlo. Sul bilancio posto alla nostra attenzione si riscontrano valori economici di proprietà inferiori alla realtà in quanto, che mi risulti, molte proprietà non sono accatastate ed altre accatastate si, ma negli anni sessanta e mai catastalmente aggiornate alla realtà attuale. Alcuni esempi: l'ex scuola media di via Garibaldi dove al piano terra vi è la centrale telefonica Telecom ed ai piani superiori vi sono degli appartamenti locati; l'ex Municipio con biblioteca ed appartamenti locati; l'ex mercato coperto di via del Popolo con "locale espositivo dei prodotti tipici locali" al piano terra ed al piano superiore il Centro anziani "Sempreverdi"; ecc. ecc.. Non vorrei che anche l'edificio che ci sta ospitando in questo momento potrebbe avere qualche problema di accatastamento !!!

Ho trascorso diverse settimane del mio tempo presso gli uffici del Catasto di Chieti, per farmi un'idea sulla situazione delle proprietà immobiliari del Comune, ma non solo; ho verificato anche quelle private e lo scenario che mi si è presentato davanti è incredibile.

A Gessopalena vi sono 162 abitazioni accatastate A/6, delle quali 158 riscontrabili sul foglio di mappa 19, cioè centro urbano. La categoria catastale A/6 è stata soppressa dalla Circolare n°5 del 12 marzo 1992. Molte abitazioni, seppur presenti sui fogli di mappa, non sono accatastate ed altrettante non presenti sui fogli di mappa. 31 edifici accatastati D/10, ne fanno parte i fabbricati rurali, ovvero quei fabbricati che per usi produttivi sono connessi alle attività agricole. 105 in categoria F/2; 62 in F/3; 10 in F/4.

All'O.d.G. del Consiglio comunale di oggi c'è un solo argomento, ma doverosamente ed obbligatoriamente doveva essercene un altro. Mi riferisco alla Relazione della Corte dei Conti per l'Abruzzo n° 95/2016/PRSE del 26 aprile 2016. In questo documento la C.d.C. analizza i bilanci consuntivi delle gestioni 2013 e 2014 del comune di Gessopalena, ed impegna il Consiglio comunale a porre rimedio alle irregolarità evidenziate e non capisco come mai il Sindaco lo tiene nascosto.

Tali irregolarità le riscontrai e le esternai nei Consigli comunali appositi del 2013 e 2014. La C.d.C. le evidenzia e li elenca in questa relazione e la Giunta Lannutti che fa ? Porta all'attenzione del Consiglio comunale di oggi il bilancio consuntivo 2015 da approvare, con le stesse irregolarità e problematiche degli anni scorsi...come se la Corte dei Conti avesse parlato al vento !!!

In sintesi cosa afferma la Corte dei Conti:

  • fondo cassa al 31 dicembre 2013 e 2014 pari a zero e ricorso alla anticipazione di cassa per 280.400€ per il 2013 e 398.174€ per il 2014. A tale proposito la C.d.C. ricorda che l'anticipazione di cassa di tesoreria è una forma di finanziamento a breve termine, di carattere eccezionale, cui l'Ente può ricorrere solo per far fronte a momentanei problemi di liquidità derivanti da divergenze temporanee nei flussi di entrata e di spesa e che devono essere necessariamente ricondotti ad un corretto equilibrio finanziario nel corso dell'esercizio, non potendo essere utilizzata per sanare situazioni di alterazione della gestione che comportino la sussistenza di situazioni di disavanzo. La C.d.C. ritiene che il ripetuto ricorso all'istituto dell'anticipazione di tesoreria, lascia presupporre la presenza di problemi di liquidità nella gestione;

  • torna a sottolineare che la vetustà dei residui attivi e la loro rilevanza, sono considerate importanti problematiche in quanto sollevano forti dubbi sulla veridicità ed attendibilità delle partite conservate nella parte residui e, conseguentemente, del risultato di amministrazione, ma, soprattutto, ed è questo l'aspetto che preme maggiormente sottolineare, perché comportano un potenziale rischio per la tenuta degli equilibri di bilancio dell'Ente negli esercizi successivi;

  • il comune di Gessopalena mostra una scarsa capacità di recupero dell'evasione tributaria, risorse necessarie per gli equilibri finanziari/contabili. La C.d.C. invita l'Ente a monitorare costantemente l'incasso dei tributi e ad attivarsi per assicurare il recupero dell'evasione tributaria, ponendo in essere tutti gli strumenti a disposizione per la riscossione degli stessi;

  • sia nel 2013 che nel 2014 emerge che la somma del totale dei residui passivi del Titolo II (spese di parte capitale) supera la somma dei residui attivi (di parte capitale) del Titolo IV. Con una situazione di cassa pari a zero € non ci sono risorse sufficienti per coprire il fabbisogno finanziario discendente dagli impegni di spesa assunti con vincolo di destinazione ed evidenziati dall'ammontare dei residui passivi del Titolo II con, conseguente, squilibrio strutturale di cassa generato da tensioni nella gestione corrente. La suddetta situazione risulta sintomatica dell'utilizzo di entrate vincolate agli investimenti per il pagamento di spese correnti senza che le relative disponibilità siano state ricostruite a fine esercizio, con grave violazione delle norme di contabilità pubbliche.

Detto ciò il mio voto all'approvazione del bilancio consuntivo 2015 sarà contrario.

Il Consigliere comunale

      Bozzi Tullio

                                                                                        Gessopalena 6 giugno 20016