mercoledì 20 dicembre 2017

IL VENTO



Il vento è un movimento che si crea nell’aria quando quella calda sale e la fredda scende. A causa del calore solare, la terra si riscalda più velocemente rispetto all’acqua, quindi la colonna d’aria sopra alla terra diventa calda, sale e si crea una zona di bassa pressione. Una volta salita, l'aria si va raffreddando, creando una zona di alta pressione, ridiscende sulla terra. Il movimento dell’aria dovuto alle differenze di temperatura e di pressione, dà origine al vento.

L'utilità per l'uomo di questo fenomeno atmosferico è principalmente per l'impollinazione di alcune specie arboree come, ad esempio, le conifere. E' un elemento naturale di grande rilievo, perché influenza anche il regime termico sul suolo.

Molti adagi popolari parlano del vento come: chi semina vento raccoglie tempesta; andare con il vento in poppa; campare di vento; capire che vento tira; essere pieno di vento; gridare ai quattro venti; secondo il vento che tira; ecc. ecc..

Poeti, scrittori e cantautori hanno usato come soggetto il vento, affidando ad esso amori, solitudini, gioia, dolori, ricordi, speranze e riflessioni di ogni genere come: Attilio Bertolucci, Pablo Neruda, Gianni Rodari, Margaret Mitchell, Grazia Deledda, Lucio Battisti, Domenico Modugno, Bob Dylan e fra questi ultimi il nostro concittadino Dante Troilo con “Vende d'aprile”.

Più recentemente alcuni gessani, quelli senza estro artistico, “hanne jette a lu vende”, come si dice da noi, ingenti somme di denari affidando alle “slot machine” ipotetici facili guadagni. E' noto il volume delle giocate che nel 2016, cresciuto rispetto al 2015 del 9%, ammonta ad oltre 593.000 €, pari a 1.625 € al giorno. Ma quanti sono gli incalliti giocatori gessani ? Il numero non è conosciuto e, considerando che la popolazione è di 1.406 abitanti, le giocate pro-capite in un anno ammontano a 422 €. C'è da considerare che i numeri trattati fino ad ora sono sicuramente più elevati perché, dall'indagine effettuata da Società specializzate di controllo delle macchinette mangiasoldi, risulta che a Gessopalena ci sono 7 slot machine...vi invito a contarle e vi accorgerete che ce ne sono almeno il 50% in più (come mai ??!!) ed il conto veritiero è presto fatto !

Il vento a Gessopalena non torna utile neanche per la produzione di energia elettrica alternativa, perché abbiamo scelto il solare, tanto meno per la navigazione a vela, perché il nostro non è un paese rivierasco e rende difficili i voli aerostatici in agosto, in occasione della manifestazione “ Le mongolfiere nella Maiella orientale”. Le macchine, inventate dai fratelli Joseph e Michel Montgolfier, stentano a staccarsi da terra, perché il calore del sole riflesso dal terreno riscalda l'aria sovrastante causando l'impossibilità del volo.

Sul traliccio La3 in contrada Atriena svettano anche le antenne di Wind (vento in inglese), la consideriamo una ventata di novità tecnologica ?

Il vento da noi crea solo problemi, come avvenuto intorno al dieci dicembre scorso. Forti folate hanno sradicato alberi, interrotte le linee elettriche, scoperchiato tetti ed alcuni di questi letteralmente divelti. Tegole spazzate via come fruscelli, pannelli solari volati come fogli di carta, l'isola ecologica posizionata in via Garibaldi praticamente sventrata. Insomma non è solo il terremoto a fare paura !
UN S.S. E SERENO NATALE A VOI TUTTI E FAMIGLIE
E MI RACCOMANDO...GIOCATE A TOMBOLA !!!

martedì 21 novembre 2017

RIMBORSO TARI

Ci siamo...come promesso con il Post precedente dal titolo: “ LA MAXI TARI”, vi informo su come e cosa fare per ottenere i rimborsi relativi alla Tassa Rifiuti erroneamente calcolata ed imposta dall'amministrazione comunale di Gessopalena dal 2014 ad oggi.

Non vi era dubbio alcuno sulla madornale interpretazione dei nostri amministratori locali della legge 27 dicembre 2013, n. 147, che prevede che “Il Comune nella commisurazione della tariffa tiene conto dei criteri determinati con il regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1999, n. 158”.
In ordine alla determinazione della tariffa il citato D.P.R. dispone che la stessa è composta da una parte fissa, determinata in relazione alle componenti essenziali del costo del servizio, e da una parte variabile, rapportata alle quantità di rifiuti conferiti; la tariffa inoltre è articolata nelle fasce di utenza domestica e non domestica.

A fare ulteriore chiarezza sulla questione il 20 novembre 2017, il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) ha inviato ai Comuni un chiarimento sul “modus operandi”, al quale gli Enti locali avrebbero dovuto uniformarsi sull'imposizione TARI , come gli stessi dovranno attenersi sul rimedio normativo (modifica degli atti, dei regolamenti) ed la restituzione di quanto gli utenti hanno pagato in più. Chi vorrà potrà leggere le affermazioni del MEF cliccando sul link seguente:

La sintesi per il rimborso è questa:  
  • Il contribuente può richiedere al Comune il rimborso delle somme versate e non dovute, entro il termine di 5 anni dal giorno del pagamento ovvero da quello in cui è stato definitivamente accertato il diritto alla restituzione;
  • il Comune provvede ad effettuare il rimborso entro centottanta giorni dalla data di presentazione dell’istanza di rimborso. Sulle somme da rimborsare è corrisposto l’interesse pari al tasso legale maggiorato nella misura stessa di quella prevista per gli accertamenti. Gli interessi sono calcolati con maturazione giorno per giorno con decorrenza dalla data di pagamento;
  • le somme da rimborsare possono, su richiesta del contribuente, avanzata nell’istanza di rimborso, essere compensate con gli importi dovuti dal contribuente al Comune stesso a titolo di TARI.
L’istanza, che non richiede particolari formalità, deve però contenere tutti i dati necessari a identificare il contribuente, l’importo versato e quello di cui si chiede il rimborso ( per noi gessani la somma di cui si chiede il rimborso non è identificabile in quanto l'amministrazione comunale, dalla quota a mq, non ha reso noto quanto vale la quota fissa e quanto vale la quota variabile), nonché i dati identificativi della pertinenza ( cantina, garage, magazzino, sottotetto, ecc. ) che è stata computata erroneamente nel calcolo della TARI.

Al seguente Link: https://photos.google.com/photo/AF1QipPssy9dnmhIxxCqWzp9np3hpf-dOpF8W-cwalUq troverete il modulo per la richiesta di rimborso e, prima di compilarlo e presentarlo al Protocollo comunale in doppia copia, vi raccomando di verificare i certificati o le visure catastali delle vostre proprietà.


Mi hanno segnalato delle difficoltà di visualizzazione del modulo, quindi provvedo alla sua pubblicazione sul Post:





martedì 14 novembre 2017

LA MAXI TARI




 La TARI , l’acronimo di Tassa Rifiuti, è l' imposta comunale istituita con la Legge di  stabilità  del 2014 e prende il posto delle vecchie Tarsu/Tares e, per quanto riguarda Gessopalena, fu approvata con Delibera di C.C. n°13 del 9 settembre 2014.


Che la tassa fosse esageratamente alta l'abbiamo scritto sul nostro Blog in tutte le salse, in quanto, l'attuale amministrazione nel 2014, dopo pochi mesi dall'insediamento per motivi di cassa, aumentò il tributo nel passaggio alla Tari, di ben oltre il 50%.


Ma non è tutto...nonostante il Regolamento Tari, l'Art. 42, “Esenzioni e riduzioni”, il comma 5 recita che: “Alle utenze domestiche che abbiano avviato il compostaggio dei propri scarti organici ai fini dell’utilizzo in sito del materiale prodotto, il Comune può applicare una riduzione sulla quota variabile che si applica solo all’abitazione, con esclusione delle pertinenze. La riduzione è subordinata alla presentazione, entro il 31 dicembre dell’anno precedente di: a) apposita istanza di attivazione del compostaggio domestico; b) riconsegna dei mastelli adibiti alla raccolta dei rifiuti organici. La riduzione avrà decorrenza dall’anno successivo alla data di richiesta”. In fase di approvazione delle tariffe l'amministrazione decise che la riduzione sarebbe stata del 15%. Purtroppo però, alle seconde case questo abbattimento non è stato mai applicato”. Non so dirvi i motivi, da me sempre ricercati e pretesi, ma non sono riuscito mai ad averli !!!


Dulcis in fundo, arriviamo ad una sconcertante “svista” dell'amministrazione comunale e, voglio sperare che sia tale, con notevole danno economico, per migliaia di Euro, agli utenti gessani !

La TARI è composta da una tariffa fissa, che si determina moltiplicando la tariffa unitaria per la superficie calpestabile dell’alloggio, ed una tariffa variabile, determinata dal numero degli occupanti nell’alloggio stesso. E fin qui ci siamo, ma, nell'applicazione del tributo, i nostri amministratori hanno imposto la quota fissa più quella variabile anche sugli annessi come garage, cantine, magazzini, ecc.. Errore gravissimo in quanto ciò doveva essere riferito esclusivamente all'abitazione, mentre per il resto doveva essere imposta solo ed esclusivamente la quota fissa.

VI TERRO' INFORMATI SU COME PROCEDERE AL RECUPERO DEL MALTOLTO !!!

venerdì 20 ottobre 2017

IL PIANO DI EMERGENZA COMUNALE

Il comune di Torricella Peligna, come L'Aquila e Montesilvano, ha approvato il Piano di Emergenza rispettando i criteri dati dalle normative nazionali e regionali trasmettendolo, come prevede la legge, al Dipartimento Regionale della Protezione Civile.
Due Comuni, Casalbordino e Torano Nuova, hanno aggiornato i propri piani senza recepire le Nuove Linee Guida, mentre 80 Comuni hanno il Piano in fase di aggiornamento.
Tutti gli altri, ben 220 Comuni, non hanno aggiornato il Piano rispetto ai nuovi dettami normativi.
Ed il nostro Comune ?
Con l’entrata in vigore della Legge 100/2012, a partire dal 13 Novembre 2012, le Regioni e i Comuni sono stati chiamati a partecipare all’organizzazione e all’attuazione delle attività di Protezione Civile. Infatti nel 2016 l'amministrazione comunale ha formato il Gruppo di Protezione Civile, ed il regolamento può essere visionato al seguente link:
Ma questo non era sufficiente e bisognava provvedere alla predisposizione e attuazione dei programmi regionali di previsione e prevenzione, all’attivazione degli uffici e all’approntamento delle strutture e dei mezzi necessari per l’espletamento delle attività di protezione civile.
In sostanza, le nuove “Linee Guida per la pianificazione comunale e intercomunale di emergenza” prevedono che i “Piani di emergenza”, sia di livello comunale che Intercomunale, rappresentino l’insieme delle procedure d’intervento da attuare al verificarsi di un evento emergenziale, garantendo il coordinamento delle strutture chiamate a gestire l’emergenza.
Il Piano di Emergenza definisce le principali azioni da svolgere e i soggetti da coinvolgere al verificarsi di un evento emergenziale, riportando il flusso delle informazioni che deve essere garantito tra i soggetti istituzionali (in particolare, Sindaco, Prefetto, Presidenti di Provincia e Regione) e tra il Comune e i soggetti operanti sul territorio che concorrono alla gestione dell’emergenza, nonché le azioni che concorrono a garantire la tempestiva comunicazione ed informazione della popolazione.
Di fatto, il “Piano di Emergenza Comunale” è lo strumento volto alla previsione e alla prevenzione dei rischi, al soccorso delle popolazioni sinistrate e ad ogni altra attività necessaria e indifferibile, diretta al contrasto e al superamento dell’emergenza e alla mitigazione del rischio. Il fine è quello di tutelare l’integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l’ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e da altri eventi calamitosi.
In particolare, con la DGR 19/2015, Regione Abruzzo ha definito le “Linee Guida per la pianificazione comunale e intercomunale di emergenza” a cui devono attenersi i Comuni nella redazione dei Piani.
La normativa introdotta dai diversi decreti ministeriali ha previsto che il Piano di Emergenza Comunale fosse strutturato e, contemplasse le attività, sia di prevenzione che di gestione dell’emergenza, in diverse sezioni di intervento:
  • Rischio idraulico ed idrogeologico;
  • rischio incendi boschivi;
  • rischio sismico;
  • rischio industriale;
  • rischio neve e ghiaccio;
  • rischio valanghe.
In sostanza, per ognuno dei rischi di cui sopra, i Comuni dovranno predisporre sezioni attraverso l’utilizzo di procedure standardizzate che descrivano puntualmente le caratteristiche del territorio (torrenti, fiumi, boschi, aree franose, zone di allagamento, strade, edifici strategici, etc.), il censimento di risorse umane, mezzi e materiale disponibile, un raccolta dati relativa alle persone e alle famiglie coinvolte in un dato rischio, l’elenco delle persone con fragilità da soccorrere e le relative modalità di intervento, le Condizioni Limite per l’Emergenza di un insediamento urbano al verificarsi di un evento sismico. E ancora, gli uffici e i contatti telefonici da chiamare durante le emergenze, i livelli di gestione delle allerte e le relative modalità di intervento, la localizzazione dei presidi territoriali, l’individuazione delle aree di accoglienza, attesa e ammassamento.
Insomma, una programmazione minuziosa sulle azioni da intraprendere sia in termini di prevenzione che durante la gestione dell’emergenza al fine di tutelare la vita, i beni, gli insediamenti e l’ambiente.

Per l'amministrazione comunale di Gessopalena, pare che sia sufficiente solo qualche atto scritto: basti ricordare la commissione consiliare per il regolamento antenne per la telefonia cellulare, mai riunita; la creazione dell'albo delle associazioni gessane per concedere loro una sede sociale, mai assegnata; ecc. ecc., senza parlare del programma elettorale mai realizzato !

martedì 19 settembre 2017

LA TRASPARENZA




Con Determina n° 27 ( http://www.halleyweb.com/c069040/mc/mc_p_dettaglio.php ) dell'8 agosto 2017 la Responsabile dell'Area Affari Generali, Rag. Manzi Alfonsina , individua ed incarica per la durata di un anno la Ditta individuale Sig. Troilo Gianluca per l'assistenza informatica e per assolvere ai compiti in materia di trasparenza, semplificazione e diffusione di informazioni attraverso il sito web comunale ( http://www.comune.gessopalena.ch.gov.it/ ).



Tutto questo senza nessun annuncio sul sito istituzionale riguardo la ricerca di personale parimenti capace, con lo stesso profilo tecnico e dare la possibilità di partecipare ad altri. 

Il Comune di Gessopalena si dimostra poco trasparente sull’amministrazione per non aver pubblicato i dati relativi a redditi, patrimoni ed eventuali altri incarichi di amministratori, nonché una mole di altri dati, nonostante, per il secondo anno consecutivo, ci si avvalga di uno specifico tecnico a pagamento, per la manutenzione del sito web istituzionale !

Se si consulta la Bussola della trasparenza ( http://bussola.magellanopa.it/consulta-in-tempo-reale.html?tx_bussola_alterpolio%5Bcontroller%5D=Crawler ), sito web governativo, che misura la conformità della struttura del sito web del comune di Gessopalena, come stabilito dal decreto n° 33 del 2013 sulla trasparenza, su 81 indicatori obbligatori, 10 risultano inesistenti e sono:

Incarichi conferiti e autorizzati ai dipendenti - Nuclei di valutazione o altri organismi con funzioni analoghe - Corte dei Conti - Servizi in rete - Dati sui pagamenti - Nuclei di valutazione e verifica degli investimenti pubblici - Tempi, costi e indicatori di realizzazione delle opere pubbliche - Prevenzione della corruzione - Accessibilità e catalogo dei dati, metadati e banche dati - Dati ulteriori.

Il risultato riguarda soltanto la struttura del sito web, ovvero la presenza delle sezioni previste dalla legge e la loro articolazione secondo lo schema normativo. Non è, invece, analizzata la presenza delle informazioni all’interno delle varie sezioni.

Analizzando queste ultime si scoprirà che le sezioni, per la maggior parte, sono vuote, altre contengono imprecisioni.

Non voglio tediarvi con un lunghissimo elenco di esempi, ne riporterò solo alcuni, lasciando al lettore più curioso la ricerca.

Sezioni senza contenuto: orari di ricevimento - Ufficio amministrativo - Ufficio Tributi - Ufficio Anagrafe - Ufficio Tecnico - URP - Tributi Comunali – Concorsi ed avvisi pubblici - Bandi e gare – Incarichi – ecc. ecc. !!!

Sezioni con imprecisioni: il Segretario Comunale sembra essere ancora il Dott. Mauro Pizzi, andato via diversi mesi fa. Nella sezione Modulistica c'è poi da sorridere, in quanto non c'è nulla nella sezione Ragioneria e tributi, così come nella Modulistica generale, ma in quella Ufficio Tecnico è vero che c'è tutto, ma sui moduli, non adattati alla bisogna, in molti di essi compare “PAGLIETA lì..........” importati dall'Architetto Responsabile dell'Ufficio Tecnico che opera anche in altro comune.





domenica 10 settembre 2017

LUNEDI' 11 SETTEMBRE INIZIO DEL NUOVO ANNO SCOLASTCO

La data di inizio delle lezioni scolastiche in Abruzzo è stata fissata a lunedì 11 settembre 2017 per tutte le scuole di ogni ordine e grado. Lo stabilisce il nuovo calendario scolastico approvato dalla Giunta regionale pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo Telematico.
Il termine delle lezioni è fissato a giovedì 7 giugno 2018 per le scuole primarie e secondarie di primo grado e venerdì 30 giugno 2018 per la scuola dell’infanzia. Le festività obbligatorie, oltre a tutte le domeniche, sono 1° novembre, 8 dicembre, 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio, lunedì dopo Pasqua, 25 aprile, 1° maggio, 2 giugno, festa del santo Patrono. Nei seguenti giorni: 9, 27, 28, 29 e 30 dicembre 2017; 2, 3, 4 e 5 gennaio 2018; 29, 30 e 31 marzo 2018; 3 e 30 aprile 2018 è fissata la sospensione della attività didattiche. Inoltre, nel calendario scolastico viene stabilito che, per l’anno scolastico 2017/2018, i giorni di attività didattiche nella scuola primaria e nella scuola secondaria di 1° grado sono 208 (207, nel caso che la festa del Santo Patrono coincida con un giorno in cui siano previste le attività didattiche).
Restano invariate le sedi scolastiche e, come per l'anno scorso, i frequentatori della scuola secondaria di I° grado (media) andranno a Roccascalegna, mentre quelli dell'infanzia e quelli della primaria (elementare) resteranno a Gessopalena.

Fin qui tutto normale, ma potranno esserci dei problemi come :

Il trasporto: per carenza di personale l'amministrazione comunale affiderà a ditta privata, previo concorso, il servizio di trasporto scolastico per gli alunni della scuola dell’infanzia e della scuola primaria di Gessopalena e per gli alunni della scuola secondaria di I° grado sita nel Comune di Roccascalegna. Il termine per la ricezione delle offerte, in considerazione dell’assoluta urgenza per l’imminente inizio dell’anno scolastico, dovevano pervenire al comune entro e non oltre il giorno 8 settembre 2017 ore 12, 00 a pena di esclusione. Da precisare che la determina comunale è datata 4 settembre 2017...alla faccia della dell'urgenza...ma non ci si poteva pensare prima ? 

Le vaccinazioni: a seguito del crollo delle coperture vaccinali e dei numerosi casi di malattie che si pensavano debellate, è stato reintrodotto l’obbligo delle vaccinazioni per la scuola. Per l'iscrizione scolastica è condizione necessaria dimostrare di aver effettuato i vaccini obbligatori.  I genitori dei bambini da 0 a 6 anni dovranno presentare i documenti entro l'11 settembre 2017 non oltre l'avvio delle lezioni, mentre dai 6 ai 16 anni è necessario presentare i documenti entro il 31 ottobre, o il 10 marzo per chi sceglie l'autocertificazione e la documentazione non è requisito d'accesso per l'iscrizione. 
L'edificio scolastico Finamore: non è agibile, non si sa ancora per quanto tempo, in quanto è in fase di adeguamento sismico per cui la scuola materna e la scuola elementare avranno sede nell'edificio di via Monte Calvario, ma... è sismicamente sicuro ? Il 90% delle scuole abruzzesi non lo sono e, per quelle che lo sono, molti sindaci abruzzesi, come riportato in questi giorni sui quotidiani, per tranquillizzare i genitori, sono pronti a mostrare i certificati di sicurezza. Il sindaco di Gessopalena e quello di Roccascalegna faranno affiggere davanti gli edifici scolastici il cartello con l'indice di rischio ?

BUON ANNO SCOLASTICO !

mercoledì 23 agosto 2017

MONUMENTI E TARGHE


Negli anni venti del secolo scorso venne commissionata allo scultore Carlo Fontana (nato a Carrara il 5 ottobre 1865 e morto a Sarzana, in provincia di La Spezia, il 16 ottobre 1956) la realizzazione della Fontana d'Italia. I finanziatori dell'opera furono un gruppo di emigrati gessani negli Stati Uniti d'America.

Nel centro della vasca, avente forma di conchiglia, è posta una statua raffigurante l'Italia, eretta sulla prora di una nave. Sul lato destro della base della statua vi è inciso un verso da “Il canto augurale per la nazione eletta” di Gabriele D'Annunzio: «SACRO ALLA NOVELLA AURORA, CON L'ARATRO E CON LA PRORA…». L’immagine di un’Italia contadina e guerriera è espressa per mezzo dei simboli dell’«aratro» e della «prora», cioè del lavoro e della potenza militare sui mari. Perfino il vomere non è uno strumento di pace: serve a garantire la ricchezza necessaria al dominio del mondo.

Il Vate non seppe mai fare a meno della politica e creò il mito della nazione sacra alla nuova aurora. Vide nella guerra l'unica via per l'Italia capace di farle raggiungere una dignità internazionale. Per questo fu interventista e partecipò a molte azioni di guerra che gli meritarono riconoscimenti ufficiali e decorazioni. Considerò parte integrante del territorio italiano l'Istria e la Dalmazia e diede vita all'episodio della reggenza del Quarnaro per smuovere il Governo a rivendicarle alla fine della Prima Guerra Mondiale.

Sull'umbone della conchiglia è incisa la frase in latino: HUNC FONTEM AMERICA PEREGRINANTES PATRIAE OBTULERUNT MCMXX (Gli emigrati in America offrirono questa fonte alla Patria nel 1920).

Questo scenario ricco di arte, di storia e soprattutto di modestia di chi volle questa opera in completo anonimato fu scempiato il 13 agosto 2017. Ai piedi della conchiglia alla sinistra dell'umbone, comparve una targa in ricordo di un “international meeting” di omonimi ( con il cognome a caratteri cubitali ) per la donazione al Comune di alcuni nuovi faretti per l'illuminazione del monumento. La megalomania durò solo poche ore, poiché la targa fu rimossa dagli stessi che l'apposero, forse perché resosi conto che esistono delle regole e dei regolamenti ed occorrevano almeno delle autorizzazioni come quelle comunali, del Suap, della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio (BEAP) ed altro ancora.

Già...regole, regolamenti ed aggiungo anche delle Leggi che se esistono devono essere applicate e rispettate !
Al civico 21 di un condominio in piazza Roma c'è una targa, questa volta professionale, che pubblicizza uno studio tecnico. L'apposizione della targa professionale sul muro comune condominiale per pubblicizzare la propria attività è consentita, purché siano rispettati i criteri individuati dall'articolo 1102 Codice Civile in materia di uso della cosa comune. Non voglio parlare del rispetto del regolamento condominiale o del Codice Civile, ma di un aspetto se non altro etico: è corretto che un sindaco Architetto con studio professionale nel paese da lui stesso amministrato, dipendente dell'Ater di Lanciano, sia anche presidente del Consiglio comunale, presidente della Giunta comunale, Assessore all'urbanistica, gestione del patrimonio pubblico, edilizia, residenza e lavori pubblici ? Secondo il Testo Unico degli Enti Locali assolutamente no ! Il D.Lgs. 267/2000, l'articolo 78 comma 3 recita: I componenti la Giunta comunale competenti in materia di urbanistica, di edilizia e di lavori pubblici devono astenersi dall'esercitare attività professionale in materia di edilizia privata e pubblica nel territorio da essi amministrato.

domenica 23 luglio 2017

LA VIABILITA'






Mario Pupillo, presidente della Provincia di Chieti, settimane fa ha dichiarato che, se non ci saranno ulteriori provvidenze economiche da parte del Governo centrale, non sarà in grado di provvedere alle spese per le utenze relative agli istituti secondari superiori del territorio dal prossimo anno scolastico né alla manutenzione straordinaria. Altrettanti provvedimenti stringenti verranno assunti in materia di viabilità. Insomma, non c'è un centesimo, quindi ognuno si arrangi come può.
Il peccato originale di tutto ciò è il ddl Delrio del 2014, la riforma delle Province, che, con il passaggio referendario del 4 dicembre 2016, proponeva anche la cancellazione delle Province dalla Costituzione. Vinsero i No, con stragrande maggioranza, contrariamente a quanto si auspicavano sia Mario Pupillo che Andrea Lannutti !
Le Province sono rimaste in un limbo, senza risorse economiche, però con la responsabilità degli edifici scolastici e delle strade.
A fronte di ciò, il 17 luglio scorso, davanti la sede della Provincia, un gruppo di Sindaci ha manifestato per lo stato di intollerabile incuria in cui versano le strade provinciali.
Frane ovunque, asfalto con crepe, rappezzi approssimativi, buche di ogni dimensione e profondità. Cunette ormai sparite, perché invase da terra e sassi, in cui prolificano erbacce, rovi e piante di ogni genere che limitano la visibilità soprattutto nelle curve.
Non c'erano Sindaci del centro-sinistra, quindi, neanche Andrea Lannutti, ed io in qualità di Amministratore, seppur di minoranza, mi sono sentito in dovere di rappresentare il mio paese.
Del IV° lotto della Strada Provinciale 107, Casoli – Gessopalena, siamo ancora in attesa dell'inizio dei lavori, se mai si faranno vista l'aria che tira, ed intanto due frane minacciano seriamente il tracciato stradale ed addirittura una di queste mette in serio pericolo delle abitazioni.
Qualche buontempone asserisce che il Sindaco di Gessopalena non può lamentarsi per la condizione delle strade provinciale, perché quelle comunali sono messe peggio !!!
ALCUNI SCORCI DELLA S.P. 107












ALCUNI SCORCI DI STRADE COMUNALI


















martedì 4 luglio 2017

LA S.A.S.I. ED IL DEPOSITO CAUZIONALE


COMUNICATO STAMPA

L'estate 2017 è appena iniziata ed ha già evidenziato, in tutta Italia, una grande difficoltà per l'approvvigionamento idrico. Da nord a sud la siccità sta provocando danni ingenti all'economia legata alle attività agricole e zootecniche, ma anche difficoltà alle famiglie per il fabbisogno quotidiano.

Tullio Bozzi, consigliere di opposizione al comune di Gessopalena, rileva che:

Il nostro territorio non è scevro da tali problematiche ed è la S.A.S.I. S.p.a. (Società Abruzzese per i Servizi Idrici Integrati), con sede a Lanciano, che gestisce acquedotti, depuratori e fognature nel territorio dell’A.T.O. n°6 Chietino. Dal 2002, tale Società, è il punto di riferimento per 92 Comuni della provincia di Chieti, pari a circa 160.000 utenti. La Società per il servizio idrico non ha responsabilità sulle cause naturali della siccità, ma sulla carenza di manutenzione alla rete di distribuzione idrica sicuramente sì, per cui l'obsolescenza delle condotte fa che molto del prezioso liquido vitale vada perso.

La carenza idrica non è l'unica responsabilità di S.A.S.I., che peraltro ciclicamente si ripete; molti utenti non dimenticano l'imposizione del tributo depurazione anche nelle località dove i depuratori erano inesistenti, ignorando la Sentenza della Corte Costituzionale 335/2008. La Società, allora presieduta da Domenico Scutti, dovette rimborsare, a fronte di richieste scritte, cinque anni di tributo non dovuto dal 2008 ed antecedenti, ma, continuò con la vessazione tributaria anche negli anni 2009 e 2010, peraltro, mai rimborsati come gli interessi di Legge.

Dal 2011 a oggi, la S.A.S.I. non ha più richiesto il tributo depurazione se il sistema è inesistente o non funzionante.

Alla guida della Società c'è stato l'avvicendamento, da maggio 2016 è cambiato il Consiglio d'Amministrazione presieduto da Gianfranco Basterebbe, ma le vessazioni continuano!

In queste settimane gli utenti hanno ricevuto le bollette per il servizio ricevuto e la sorpresa è stata più pesante del solito. Una nuova voce di competenza è apparsa, si tratta del “deposito cauzionale”, frutto della Delibera n°86/2013/R/idr. dell' A.E.E.G.S.I. (Autorità dell'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico) che regolamenta in pratica, nel caso in cui la Società del servizio idrico voglia adottarlo, la sostituzione “dell'anticipo sul consumo”.

Secondo la S.A.S.I., si legge nell'avviso agli utenti, non c'è differenza fra nuovi e vecchi contratti di fornitura. Sfugge alla Società che i titolari di contratti già in essere hanno già pagato l'anticipo sul consumo sia alla S.A.S.I. stessa che ai Comuni, i quali, in precedenza, gestivano in autonomia il servizio idrico, ed il discrimine è l'anno 2002.

Ci si augura che nel passaggio di gestione i Comuni abbiano trasferito gli “anticipi sul consumo” alla S.A.S.I..

Secondo l'articolo n°8 della Determina della A.G.E.E.S.I., ignorato dalla Società di servizio idrico, il gestore può trattenere a titolo di “deposito cauzionale”, effettuando i relativi conguagli, le somme versate dagli utenti finali prima dell’entrata in vigore del presente provvedimento, a titolo di “anticipo sui consumi” o di “garanzia”, compresi gli interessi di Legge e, qualora i conguagli debbano essere versati dall’utente finale al gestore, tali conguagli siano effettuati rateizzandoli in almeno due bollette. Ed infine mi aspetto che la S.A.S.I. riveda al più presto le competenze economiche richieste e che ne dia comunicazione agli utenti sul dare ed avere.

       F.to
Tullio Bozzi

Gessopalena 3 luglio 2017

giovedì 29 giugno 2017

BILANCIO CONSUNTIVO 2016

In allegato pubblichiamo l'intervento di Tullio Bozzi, nostro consigliere comunale di opposizione, in occasione del Consiglio comunale del 26 giugno scorso per l'approvazione del Bilancio consuntivo 2016 del comune di Gessopalena. 
Il Bilancio è stato approvato con i soli voti della maggioranza, poiché hanno votato contro  Tullio Bozzi del gruppo consiliare Terra Gypsi, Antonio Mario Innaurato e Gabriella Lannutti del gruppo consiliare del P.D. (Partito Democratico).




venerdì 16 giugno 2017

UN REFRESH PER LA MEMORIA

Rinfrescare la memoria a qualcuno è sempre cosa buona e giusta. Per questa motivazione ripropongo un vecchio post, pubblicato giovedì 8 ottobre 2015, dal titolo: LE DISCARICHE, LA NOSTRA CROCE.

Il refresh in primo luogo è rivolto a quanti chiedono, e lo fanno sul web, per quale motivo è stato cambiato il progetto del IV° lotto della strada provinciale 107, adducendo "sveltine" per la mancata realizzazione progettuale  del faraonico viadotto dal sapore di "mausoleo", posizionato sull'area dell'ex discarica Brecciola. 
Il secondo refresh è rivolto all'amministrazione comunale del sindaco Lannutti in quanto a risposte mancate a proposito della messa in sicurezza dell'ex discarica in località Brecciola. A seguito della nostra denuncia, l'amministrazione comunale decise, come se non fossero sufficienti le analisi dell'Arta, di fare ulteriori accertamenti onerosi sulla "salute" della discarica stessa, ma, a distanza ormai di quasi due anni, non ne conosciamo l'esito.

Buona lettura !




LE DISCARICHE, LA NOSTRA CROCE
( 8 ottobre 2015)
Le discariche di Cerratina e Cupello sono quelle dove finiscono i rifiuti di Gessopalena ed i costi per i gessani per la T.A.R.I., nonostante la raccolta differenziata, sono pesantissimi !
Anni fa, per volere della Giunta Cavaliere, si costruì una discarica comunale in contrada Riguardata. Tale impianto, costato diverse centinaia di milioni di lire, attrezzata di tutto punto anche con il sistema di convogliamento e raccolta di percolato, non è entrato mai in funzione, sconosciute le ragioni, né con la Giunta Cavaliere, né con la Giunta Manzi, né con le varie Giunte Innaurato e né, tantomeno, con la Giunta Lannutti. Quello che resta della discarica voluta da Cavaliere è solo un panorama triste e vergognoso. Tutto quello che c'era da rubare è stato fatto, ed è stato utilizzato anche come deposito abusivo di ferraglie varie come carcasse di mezzi meccanici, frigoriferi, lavatrici, bidoni, materiali edili e rifiuti vari ed il tutto ricoperto da un gigantesco ed intricato roveto ed ortiche. Già le ortiche...forse la natura ha voluto simboleggiare, con la specie vegetale, lo sperpero di denaro pubblico !!!
Ma la preoccupazione maggiore, soprattutto in termini di salute pubblica, è il percolato della ex discarica di contrada Brecciola, utilizzata dagli anni settanta e dismessa qualche lustro fa.
Per gli studi di bonifica dell'ex discarica Brecciola, il Comune ha incaricato il geologo Di Giuseppe Pietro. Per la caratterizzazione del sito è stata interessata l'A.R.T.A. (Agenzia Regionale per la Tutela dell'Ambiente). L'attività inizia il 18 settembre 2014 dai tecnici A.R.T.A. del Distretto di Chieti con la sistemazione di sonde, a monte ed a valle del crinale, per il campionamento delle acque sotterranee ed i campioni prelevati trasportati nei laboratori del Distretto di Pescara per le determinazioni analitiche richieste.
In data 13 novembre 2014 l'A.R.T.A. invia i risultati analitici al Comune di Gessopalena, alla Regione Abruzzo, alla Provincia di Chieti ed al Geol. Di Giuseppe, con i seguenti risultati:


Manganese microg/l
Ferro microg/l
Nichel microg/l
Sonda a monte
54,8
assente
assente
Sonda a valle
681,00
250,9
21,2
C.S.C.
50
200
20
Nota: C.S.C. è la Concentrazione Soglia di Contaminazione (leggi valore massimo consentito).

Vi sono presenti diverse tipologie di rifiuti pericolosi e le analisi effettuate hanno evidenziato un altissimo rischio di inquinamento per via del superamento di diversi parametri oltre i limiti di legge. Fra gli inquinanti con più alta concentrazione ci sono il Manganese, il Ferro ed il Nichel.
Però, leggendo attentamente il report dell'A.R.T.A., si nota che anche il Boro è presente con 518,7 microg/l a monte e 988,8 microg/l a valle. Non ha superato, seppur di poco, il C.S.C. che è pari a 1.000 microg/l, ma il dato è pur sempre allarmante.
Il Dirigente dell'Agenzia regionale per la tutela dell'ambiente, Dott. Chim. Roberto Cocco, evidenzia la necessità di attivare i necessari interventi M.I.S.E. (Messa In Sicurezza d'Emergenza) per evitare il diffondersi della contaminazione.
L'assorbimento di manganese da parte degli esseri umani principalmente avviene attraverso gli alimenti, quali i vegetali in genere. Le derrate alimentari che contengono le concentrazioni più elevate sono frumento, uova, olio di oliva, fagioli, verdura ecc.. A seguito di assorbimento il manganese è trasportato attraverso il sangue al fegato, reni, pancreas e ghiandole endocrine. Gli effetti del manganese si presentano principalmente nelle vie respiratorie e nel cervello. I sintomi di avvelenamento sono allucinazioni, dimenticanza e danni ai nervi. Il manganese può anche causare il Parkinson, embolia polmonare e bronchite. Quando gli uomini sono esposti al manganese per un periodo di tempo lungo, possono diventare impotenti. Una sindrome causata dal manganese manifesta sintomi quali schizofrenia, ottusità, indebolimento muscolare, emicranie ed insonnia. I composti del manganese sono agenti cancerogeni.
Il ferro può causare congiuntivite, coroiditi e retiniti se entra e rimane in contatto con i tessuti. L'inalazione cronica di concentrazioni eccessive dei vapori delle polveri dell'ossido del ferro può provocare lo sviluppo di pneumoconiosi benigna, detta siderosi. L'inalazione di concentrazioni eccessive di ossido di ferro può aumentare il rischio di sviluppo del cancro polmonare.
Il nichel e determinati composti del nichel sono stati elencati dal programma nazionale di tossicologia (NTP) come per essere composti quasi cancerogeni. L'agenzia internazionale per ricerca sul cancro (IARC) ha collocato i composti del nichel all'interno del gruppo 1 (esiste evidenza sufficiente di carcinogenicità per gli esseri umani) ed il nichel all'interno del gruppo 2B (agenti che possono essere cancerogeni per gli esseri umani).
Il boro può infettare stomaco, fegato, reni e cervello e può portare alla morte. Quando si verifica esposizione a piccole quantità può manifestarsi irritazione di naso, gola o occhi.

Ad un anno di distanza dalla caratterizzazione della ex discarica, nonostante il grave pericolo per la salute pubblica ed il rischio serio di contaminazione ulteriore, siamo ancora in attesa di conoscere quali saranno gli impegni e le azioni a carico del Comune di Gessopalena, della Regione Abruzzo, della Provincia di Chieti e del Geol. Di Giuseppe, per la messa in sicurezza del sito.


mercoledì 7 giugno 2017

S.A.S.I. S.p.a. Società Abruzzese per il Servizio Idrico Integrato

SOLO CON LE PROTESTE E LE BATTAGLIE SI OTTENGONO  RISULTATI



Con sentenza n.335/08 la Corte Costituzionale dichiarò illegittimo l’art.14 (comma 10 della legge n.36 del 5/1/1994 e successive modificazioni) con cui si stabiliva l’obbligo per gli utenti del servizio idrico di pagare il corrispettivo del servizio di depurazione delle acque anche quando questo non veniva erogato per mancanza o temporanea inattività degli impianti.

Forti di questa sentenza nel 2009, l'allora Gruppo consiliare di opposizione “Terra Gypsi” al comune di Gessopalena, Tullio Bozzi, Caniglia Carmine, Lucio D'Orazio e Domenico Larcinese, iniziarono un lungo contenzioso con la S.A.S.I., affinché venisse rispettato il principio, asserito dalla Corte Costituzionale, che non poteva esserci richiesta di pagamento su servizi non usufruiti.

Per lungo tempo la Società di gestione idrica, per voce dell'allora presidente Domenico Scutti, si rifiutò di convenire sulla cancellazione del tributo di depurazione in bolletta, poiché Gessopalena non aveva impianti di depurazione; inoltre non provvedeva neanche alla restituzione delle quote di tributi pagati dagli utenti per cinque anni pregressi dal 1° ottobre 2009, come da specifica comunicazione del Ministero dell'Ambiente. Ad asserire che comunque bisognava pagare, per evitare guai penali, c'era anche l'ex sindaco Antonio Innaurato.

Intanto la S.A.S.I. continuò ad inserire in bolletta il tributo di depurazione per gli anni 2009 e 2010 e noi del Gruppo consiliare di opposizione invitammo gli utenti di Gessopalena, ed in molti ci seguirono, a scorporare dal totale in bolletta la quota di depurazione e pagare solo il servizio idrico ricevuto.

Fornimmo agli utenti consulenza e modulistica necessaria per richiedere i rimborsi ed inoltrarli alla S.A.S.I., non solo a Gessopalena, ma anche in altri comuni come, ad esempio, a Lama dei Peligni e Fresagrandinaria.

Finalmente nel 2011, a quanti fecero domanda, la Società di gestione idrica iniziò il rimborso scegliendo lo scomputo sul consumo e non imponendo più in bolletta il tributo di depurazione ed iniziarono le promesse di costruzione di depuratori, guarda caso, anche a Gessopalena, Lama dei Peligni e Fresagrandinaria.

Esattamente nel dicembre 2011, con l'approvazione del piano d'ambito 2012 - 2032, che prevedeva un sostanzioso aumento delle tariffe idriche di circa 30 euro annue a famiglia, la Società di servizio idrico avrebbe avuto la possibilità di implementare diversi servizi sul territorio ed in particolare un milione di euro per la costruzione di un depuratore a Gessopalena.

Sono passati sei anni e finalmente i lavori sono iniziati dando la dignità al nostro paese, almeno in questo ambito, di paese civile. Dal momento che il sevizio depurativo entrerà in funzione i gessani saranno felici di pagare il dovuto !

Non sono felici invece nel ricevere, qualche giorno fa, l'avviso di pagamento e scoprire che la S.A.S.I. ha imposto in fattura una nuova voce: DEPOSITO CAUZIONALE !

Nella lettera accompagnatoria, la Società per i servizi idrici scrive: "deposito cauzionale a garanzia dei pagamenti al fine di contribuire alla copertura di una parte del rischio morosità e per corrispondere anche ad un principio di equità, dal momento che l'onere della morosità ricade, in ultima analisi, sulla generalità degli utenti del servizio".

Ce lo scrivono pure che chi paga si accolla anche quote dei clienti morosi..."ricade, in ultima analisi, sulla generalità degli utenti del servizio". Principio di equità di chi ?? Di che cosa ??

La delibera del 2013, emanata dall’Autorità per l’energia elettrica, gas e sistema idrico non dice che si “deve” imporre la cauzione, ma che si “può” e non dispone, infatti, che il deposito cauzionale possa essere richiesto sia per i nuovi contratti che per quelli in essere. L’articolo 5 recita testualmente: “il gestore applica, al momento dell’attivazione dell’utenza, un ammontare del deposito cauzionale determinato ai sensi dell’articolo 4”. È evidente che il versamento del deposito cauzionale sia limitato alla stipula di nuovi contratti. Pertanto si invita la S.A.S.I. S.p.a. a non richiedere il deposito cauzionale non dovuto e a rimborsare, nella prossima fattura, la somma indebitamente imposta. Invitiamo anche Il sindaco di Gessopalena affinché tuteli gli utenti contro gli aumenti indiscriminati del prezzo dell’acqua che la S.A.S.I. sta attuando con frequenza.



venerdì 2 giugno 2017

2 GIUGNO 1946



Settantuno anni fa, il 2 giugno 1946, circa 25 milioni di cittadini italiani, pari all'89,1% degli elettori, si recarono alle urne per una delle più significative consultazioni elettorali nella storia unitaria, la scelta referendaria sulla forma istituzionale dello Stato. I risultati del referendum diedero 12.717.923 voti alla Repubblica e 10.719.284 alla Monarchia. Le schede bianche e nulle assommavano a 1.498.136. A dare ulteriore valore alle elezioni del 1946 fu la prima partecipazione delle donne al voto.
I risultati evidenziavano, tra l'altro una netta divisione negli orientamenti del paese. Al Nord e nelle regioni dell'Italia centrale la preponderanza repubblicana fu notevole e in alcuni casi schiacciante, mentre il Mezzogiorno confermò la tradizionale fedeltà all'istituto monarchico, soprattutto a Lecce (85%), Caserta (83%), Napoli e Messina (77%). Non mancarono circoscrizioni elettorali del Sud dove i voti a favore della monarchia vennero espressi anche da elettori dei partiti della sinistra. In tutte le province a nord di Roma, prevalse la Repubblica, mentre nelle province a sud di Roma, compresa la capitale, prevalse la Monarchia.
A GESSOPALENA VINSE LA MONARCHIA CON IL 64,7 % DEI VOTI !
In Regione, vi ricordo che all'epoca era Abruzzo e Molise, la Monarchia si affermò con il 53,22%, mentre in provincia di Chieti l'affermazione monarchica fu del 62,43%.

Il 2 giugno 1946 gli italiani votarono anche per l'Assemblea Costituente. Il risultato elettorale vide l'affermazione dei tre grandi partiti di massa: la Democrazia Cristiana conquistava la maggioranza relativa dell'Assemblea (35,2%), mentre il Partito socialista e il Partito comunista raggiungevano insieme il 39,6%. I tre maggiori partiti ottenevano complessivamente il 75% dei suffragi.


ED A GESSOPALENA QUALE FU IL RISULTATO ?

                                          Liste/Gruppi                          Voti  %
                                  P.R.I.                         767   46,65
                                D.C.                         385     23,42
                                   U.DEM.IND.LL.                         164     9,98
                                   MOV.NAZ.RICOSTRUZ.                         103     6,27
                                PARTITO D'AZIONE                           53     3,22
                                 FR.UOMO QUALUNQUE                           50     3,04
                               UN.DEMOC.NAZIONALE                           41     2,49
                              MOV.UNIONISTA IT.                           19     1,16
                           PART.REDUCE IT.                           19     1,16
                           P.CONTADINI D'ITALIA                           17     1,03
                               PCI                           13     0,79
                              PSIUP                           13     0,79
                             TOTALI            1.644